Archivi del giorno: Maggio 6, 2005

La fine dei tempi

Si è concluso l’incontro con Fabio Merlini. Che a Sora ha parlato di:

telefonini, scarpe slacciate, pantaloni a vita bassa, portiere d’auto, e altri segni dei tempi. (Quali tempi? Tempi di fine della storia, di eterno ritorno dell’uguale, di globalizzazione. Il tutto cercando di svicolare dall’alternativa apocalittici/integrati).

ABC

Anything but catholic, si lamenta Socci. "Non c’è traccia di vero dialogo e di disponibilità al confronto". Nessuno che discuta i libri di Karol Woytjla o di Ratzinger [davvero?], che pure vendono migliaia di copie. E nessun intellettuale che legga o discuta, anche solo per stroncare, il suo libro Mistero Medjugorje, che ha già venduto trentamila copie.

E va bene. Comincierò da Socci: lo leggerò. Qualcuno, se può, lo avverta (e se si accontenta). (Però abbia pazienza: dopo il 23 maggio, che prima ho da leggere i sei libri dell’enciclopedia di Carlo Sini, che ha pure un blog tutto per sé: l’enciclopedia, non Sini)

Equivalenze
Chi vuol difendere la legge 40 astenendosi il 12 e il 13 giugno unisce la sua contrarietà a quella di chi invece non vota, non può votare o se ne frega di votare. Se il menefreghismo viene così fatto valere quanto la contrarietà, la contrarietà vale quanto il menefreghismo. Della qual cosa, chi se ne frega continua a fregarsene, ma chi dice di non fregarsene? Forse dovrebbe vergognarsene.
(Tutto legittimo, per carità. Ma furbo, e perciò vergognoso. Specie, aggiunge Gramellini, nelle questioni etiche).