Oggi, a Salerno, seminario con il prof. Vitiello e il prof. Gaetano Scarpetta, fisico teorico. Che s’è letta la Crisi delle scienze europee di Husserl, il § 9 (ieri) e il § 34 (oggi), ed è venuto a dirci quel che non va. Non va l’idea che Husserl avrebbe della scienza fisica (troppo logico-matematica), non va che pretenda di fondarla sul mondo della vita, non va che il meramente soggettivo-relativo di quel mondo ‘pesi’ sui risultati della scienza, non va che quelle del mondo della vita siano evidenze. Insomma: il prof. Scarpetta non ci ha capito granché, della Crisi. Allora si è aperta la discussione su che roba sia la fenomenologia trascendentale e il compito ‘genealogico’, di chiarificazione delle formazioni di senso costituite che essa si assegna, io a dire che neanche mi soddisfa del tutto questa genealogia, e Vitiello a un certo punto a bofonchiare che, insomma, c’è il Faktum della ragione, che la ragione è fede nella ragione.
Ed ecco che si fanno le 17.20, e nel bel mezzo della profana discussione, Vitiello se ne scappa a narrare il sacro (e pure il suo libro), per telefono a Fahrenheit.