Archivi del giorno: giugno 6, 2005

Ragioni

"Io sono convinto che l’astensione sia un trucco" Giuliano Ferrara, questo pomeriggio, qui. Io di mio aggiungo solo che lo trovo vergognoso. (O forse è vergognoso fingere che non sia un trucco? Non so bene). Uno potrebbe dire che però è la ragion politica. E mi sta bene: è così. E tuttavia penso che quando le ragioni morali si alleano alle ragioni politiche, non ne viene fuori cosa di cui menar vanto.

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A Salerno. Il capodivisione vi dà le necessarie informazioni; qui c’è il sito ufficiale

A me fa strano

Ma come funziona, il voto degli italiani all’estero? Ho un amico a New York: ha già votato. Ho un amico a Bruxelles: ha già votato (se non mi hanno preso in giro). In una competizione in cui si dà battaglia sul quorum, non è strambo che una settimana prima si raccolgano già i voti, e che si possa sapere già qualcosa circa l’affluenza? E non è poi strambo che un italiano dall’estero proibisca a me, non votando, quasi senza farlo apposta, la diagnosi pre-impianto, mentre magari lui esce stamane di casa attraversa la strada e va al centro diagnostico più vicino? (Senza dire della difformità degli elenchi del Ministero dell’Interno e del Ministero degli Affari Esteri, ovviamente).

Tre sogni sull'umanità dell'uomo

I filosofi, si sa, hanno un’immaginazione assai fervida. Soprattutto in fatto di identità: Descartes si domandava se, nell’ipotesi iperbolica che un genio maligno mettesse ogni industria nell’ingannarlo, potesse esser certo di esistere, e in tal caso chi o cosa fosse (lui, non il genio); Locke ragionava invece di anime di prìncipi in corpi di ciabattini; Derek Parfit ha paragonato di recente la persona a un club, che può chiudere i battenti un anno e ricominciare per iniziativa di solo alcuni dei suoi antichi membri l’anno successivo; Hilary Putnam si è chiesto con metodico scetticismo se non siamo solo cervelli in una vasca. A me è accaduto di sognare per una notte intera, e quelli che riporto qui sono i tre sogni di cui ancora mi ricordo. (Del resto, anche la filosofia moderna comincia con tre sogni, raccontati dal giovane Descartes: sono dunque in buona compagnia).

(Continua su Leftwing. La goccia è prelevata dal Dizionarietto filosofico di W. V. O. Quine)