Archivi del giorno: giugno 9, 2005

L'apice

"Ma l’apice della retorica legislativa – e si vedrà subito perché retorica – si raggiunge con la citata disposizione che non permette alla coppia di revocare il consenso oltre il momento della fecondazione dell’ovulo (art. 6.3)". (Carlo Casonato, professore di diritto costituzionale comparato, Università di Trento). Il capodivisione Tuzzi ha fatto proprio il suo parere.
 

Il cane è qualcosa o qualcuno?

Prego: rispondete. (Se poi pensate che per me l’embrione è come un cane, beh: ragionate come cani).

Aggiornamento: mandata al Direttore. Vediamo se risponde.

Uno come noi

Impegnato nella stesura di un articolo che (forse) apparirà domani su Il Riformista, trovo online questo interessante contributo di Antonino Forabosco (professore di genetica medica all’Università di Modena e Reggio Emilia), apparso su L’Unità nel giugno 2002. Si tratta del mito dell’embrione. Senza entrare nel merito, riporto qui queste parole che riassumono il senso dell’articolo: "Ho cercato di mostrare che dal punto di vista biologico la nozione di «concepito» include varie entità tra loro molto diverse. I deputati che hanno approvato il testo di legge, invece, sembrano credere che il «concepito» sia una entità ben precisa e definita dall’essere un soggetto titolare di diritti, ossia un «uomo come noi». Ma questo assunto è scientificamente insostenibile".
(Di mio aggiungerei solo, da buon wittgensteiniano: che è per principio insostenibile, perché ‘uomo’ – figuriamoci ‘uomo come noi’ -, non sono concetti scientifici)

Servire il popolo

Giornata di rieducazione dell’intellettuale imbroghesito. Che oggi, se ne va al mercato a volantinare e a chiacchierare, in vista del voto referendario. E ci va coi figlioli, non per strumentalizzarli biecamente, ma perché non ha a chi lasciarli. (E magari quelli mi fanno fare pure il trenino: speriamo che la cosa non susciti le stesse polemiche scatenatesi a Milano). (A proposito: ne riparliamo)