Archivi del giorno: giugno 18, 2005

Ab initio

"…La rivelazione dell’Altro è così una rivelazione duplice; potremmo anche azzardare questa frase, che è molto in anticipo sul nostro cammino: all’inizio è il due, non l’uno; all’inizio è la diade, non la monade".

Questa cosa non l’ha mica detta il fantastico autore di Essere in due, l’ha detta Carlo Sini, nel 1991/92. Solo che l’ha detta allora, ma per fortuna l’ha pubblicata solo ora, nel 2005, in Archivio Spinoza. Ora, sapete: questo pensiero basta e avanza per mettere fuori causa l’embrione come inizio dell’umano; per scrivere che "non è qualcosa di congruo con la domanda dell’inizio il dare risposte che materializzano il donde (e il verso dove)", e che "ogni risposta che materializza in maniera ideologica non cancella l’inquietudine della domanda". Però se badate al sodo, e se per voi c’è una solida e indubitabile "realtà non soggetta a interpretazioni semantiche", come scrive Giuliano Ferrara, meritando addirittura filosofici elogi che io non riserverei mai (mai, mai), per principio, a chi badasse solo al sodo, allora questo pensiero vi apparirà pura sofisticheria. Poco male: non è mica la prima volta, che accade.

P. S. M’è scappata. Invece di smetterla con la supponenza intellettuale, insisto. Tracoto. Pensare (sofisticare) è una malattia inguaribile. (Dimenticavo: "materializzare l’inizio" significa dire: questo è l’inizio dell’umano, anche se il questo in questione è il paradiso terrestre).

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