Ferrara scrive: "E’ un papa che non delude". E perché non delude? Perché ha proposto ai laici (ai laici, non ai cristiani) di "fare come se Dio ci fosse". E Ferrara si domanda: "ma non è il colmo del laicismo e dell’ardimento intellettuale, per il vicario di Cristo in Terra, considerare il Padre come un’ipotesi?". Qui l’unico, vero colmo è che Ferrara (quello a cui bisogna pur riconoscere vis filosofica) non capisca o capisca esattamente il contrario di quel che è da capire. Perché Ferrara stavolta veramente non ha capito. E infatti continua, imperterrito: questo Papa "è disposto a nominare il Signore un’ipotesi pur di ottenere che gli uomini e le donne di questo tempo imparino […] a comportarsi non dico bene, ma benino". Disposto a nominare il Signore un’ipotesi? ma che ha capito Ferrara? Ci vuole ardimento, secondo Ferrara, a dire a un altro: dài, prova a pensarla come me! Che ti costa? E vedrai, invece, che benefici!
(Su questo splendido pensiero ratzingeriano, non sul commento di Ferrara, domani su Leftwing. Mi raccomando, voi che lo leggerete: per una volta, fate finta di esser d’accordo con me: che vi costa?)
Non te lo garantisco proprio. Anzi, ti rompo le scatole in anticipo. La frase di Ratzinger (il contesto in cui è inserita lo spiega chiaramente) vuole fare il paio con l’etsi Deus non daretur. Gli illuministi, proclamando la necessità di una ragione libera in un contesto europeo in cui il cristianesimo ancora permeava la mentalità comune, proposero di provare a comportarsi e a vivere come se Dio non esistesse. Una sfida, non un “dai, prova a pensarla come me”. Ratzinger, visto l’esito per lui fallimentare dell’illuminismo, in un contesto tutt’altro che dominato (non facciamo ridere) dal cristianesimo pone la sfida opposta. Una sfida, non un “dai, prova a pensarla come me”. Non facciamogli dire più di quanto non abbia detto. Che, non faccio fatica ad ammetterlo, è già problematico di suo.
Leo, sono certo al 100% che non la pensi come me. Non per altro, ma perché un pezzetto dell’articolo verte sulla immortale disputa kantiana che avemmo non so più quanto tempo fa!
Quanto al vivere come se Dio ci fosse, è una sfida. Che, concederai almeno questo, può essere raccolta se si dà per spacciato l’etsi Deus non daretur. Cioè se la si pensa come Ratzinger. Ma dài!
(Nota che qui si tratta dello spazio pubblico, le cui linee dovremmo tracciare secondo Ratzinger, veluti si…)
ferrara “che si comporta benino” non voglio perdermelo! A che ora lo danno? :))
b.georg
Leo, prima mi sono dimenticato di chiederti dov’è l’ardimento di cui parla Ferrara (in Ratiznger, non in chi accettasse la sfida)
Che Dio esista è certo o almeno molto probabile.
Ma sarà cattolico, o almeno cristiano?
ma questo discorso non lo faceva anche pascal, con la faccenda della “scommessa”? devo dire che però me la ricordavo una cosa molto più sofferta esistenzialmente e un po’ meno bottegaia… e poi papa benedetto e compagnia non hanno sempre denunciato la riduzione del cristianesimo a “morale”? (e in questo gli do raqione, in effetti mi pare che gesù cristo non andasse in giro a predicare una morale): che c’entra il comportarsi “benino”? poi devo dire che questo approccio ragionevole alla fede mi ha sempre fatto girare… adesso c’è questo filone di pensiero ciellino, per cui se sei ragionevole, cioè umano, allora “non puoi non credere” (corollario lasciato lì sospeso: se non credi non è perché non hai fede, ma perché sei uno stolto o prigioniero dell’ideologia…) ecco su questo (quanti secoli di scolastica su cosa è ancilla di qualcos’altro?) ci ho litigato col prete che faceva catechismo a mio figlio… paola
Paola, su questa cosa ho scritto su leftwing, e sulla scommessa ho scritto già un bel po’ (un po’ c’è anche dal capodivisione).
Ciao.
(Eh sì: un bel cristianesimo morale e ragionevole, e stiamo tutti più tranquilli)
Sull’ardimento c’è da chiedere a Ferrara. Certo, visto che da gran tempo va di moda credere che Dio ci sia, ma vivere quotidianamente come se non ci fosse, chiedere se per piacere si può provare a vivere come se Dio ci fosse richiede ardimento. Certo, a meno di non credere che il cristianesimo coincida con la mentalità dominante e che il papa e la chiesa posseggano potenti strumenti di imposizione della propria visione del mondo. Nel qual caso quella di Ratzinger sarebbe sfacciataggine e ipocrisia. Sarebbe.
forse non siamo pronti per tanta santità. facciamo così, andiamo per gradi.
ferrara potrebbe impegnarsi a convincere qualche suo politico di riferimento a vivere come se esistessero il codice civile e il diritto internazionale 🙂
🙂