Archivi del giorno: luglio 1, 2005

Stilos, Garufi, Wallace, Musil. E io

Finalmente sono riuscito a trovare Stilos. Qualcosa ho letto mentre Caldarola Cabras Benvenuto parlavano di socialismi e riformismi. In particolare, mi ha colpito l’articolo (molto intelligente, devo dire) di Sergio Garufi su Foster Wallace (Ecco il santo patrono degli eternamente lucidi), definito un querdenker, “un pensatore laterale che guarda la realtà da punto di vista inusuali” (che è anche un buon modo di immaginare l’esercizio filosofico). Wallace, secondo Garufi, è tutto idee e intelligenza, ma (ecco che arriva il ma): “chi l’ha detto che un romanzo dev’essere pieno di idee?”. “In Infinite Jest non c’è pagina, che dico: non c’è frase, non c’è parola, non c’è personaggio o situazione che non siano intrisi di intelligenza”. Il fatto è che però “non vi è traccia di bêtise, di volgarità, di viscere”.
Per essere scrittori ci vogliono ossessioni, non idee: “scrivere è un regolamento di conti con la vita e con i propri demoni, e quelli di Wallace sono libri esorcizzati”. Ce n’è ovviamente anche per la lingua, “algida ed esangue”, ma ormai Garufi ha detto tutto quel che è da dire. Manca solo il paragone importante. Ed eccolo: Musil. Garufi cita Benjamin: “Il Musil, tienilo pure […]. Mi sono congedato da questo autore quando ho capito che è più intelligente di quanto sarebbe necessario”.
 
Garufi ha le sue ragioni. Ma io:
di norma leggo romanzi solo quando sospetto che siano profuse dosi massicce di intelligenza;
penso che di intelligenza non ce n’è mai abbastanza, figuriamoci se si possa mai essere più intelligenti del necessario;
amo Musil (questo va da sé);
penso che è segno di intelligenza sospettare che l’intelligenza non sia soltanto cerebrale (algida, esangue, fredda);
penso che per esempio l’intelligenza uccide (il fatto che uccida raffinatamente non priva l’intelligenza del suo carattere a volte letale), e che c’è pure l’amor intellectualis (il fatto che sia intellettuale non significa che questo amore non possa essere furioso);
penso che le idee non sono solo trovate ed escogitazioni ed arguzie, ma anche illuminazioni e rivelazioni, e non sono solo profonde , ma anche larghe, spaziose;
(penso).
 
(Però di Wallace ho letto solo le pagine su David Lynch. Dovrò rimediare).
 

Un appuntamento irrinunciabile

Forse a causa dell’elevata densità di teste filosofiche presenti (una ogni mille abitanti circa) nei giorni 2 e 4 luglio si terrà ad Aiello di Baronissi (non a Baronissi soltanto, ma proprio nella frazione di Aiello, dove risiedo) la prima memorabile "sagra della zucchina". Accorrete numerosi. (Inutile dire che avreste per l’intera serata un accompagnatore d’eccezione).

Istruzioni

Vuoi condurre un esercizio filosofico corretto? Elimina parole come essere, ente, nulla, tutto, che non si sa bene come trattare; togli inizio e fine, perché, stando nel mezzo, non si vede come se ne possa parlare; accogli solo termini per i quali puoi indicare un referente preciso, o quasi; richiedi sempre che sia ben distinto ciò di cui si parla da quel che se ne dice, e vedrai che ti troverai bene.

P. S. Dimenticavo l’istruzione più importante: non ti domandare però dove mai e come tutto ciò si sia potuto stabilire.