Archivi del giorno: luglio 4, 2005

Una cosa è chiara

"Una cosa è chiara: è falso che si tratti di conquiste civili o di misure contro le discriminazioni o di estensione dell’uguaglianza; si tratta piuttosto del trionfo di quel laicismo che pretende di trasformare i desideri, e talvolta anche i capricci, in diritti umani". Il Presidente del Senato Marcello Pera, per nulla impacciato dalla sua alta carica, è andato in Spagna spiegare come la pensa a proposito di una legge votata dal Parlamento spagnolo. Il che mi conforta: non pensarla come Pera è uno dei pochi punti fermi che mi restano, per non cedere del tutto all’odioso relativismo. Dell’aureo pensiero del Presidente, mi colpisce (tutto, ma mi colpisce in particolare) che la legge sul matrimonio venga giudicata figlia di quel laicismo, che pretende, eccetera eccetera. Poiché il laicismo è, nella limpida accezione periana, non la semplice autonomia del politico dal religioso, ma la negazione del religioso, Pera deve pensare che per accogliere il diritto dei gay al matrimonio occorra negare il ‘religioso’. Una cosa è allora chiara: per Pera, solo un’umanità irreligiosa può concedere tale diritto ai gay; un’umanità religiosa non può non considerare quel diritto un desiderio o un capriccio. Pera sta dicendo cioè: religione e potere sessuale non possono scindersi. Togli il secondo, e distruggi la prima.

Non sono sicuro che, con la sua operazione di verità, Pera abbia reso un buon servizio al religioso.

 

Dice il saggio

Ho letto il resoconto di Markelo della riunione dei membri di Nazione Indiana. Sul blog collettivo, non scriveranno più Antonio Moresco, Tiziano Scarpa, Carla Benedetti, Benedetta Centovalli, Sergio Nelli (forse anche altri, non so). Non ho alcun titolo per dire la mia, in quanto lettore di Nazione Indiana, se non che, ovviamente, mi spiace. Qualcosa in più potrei dire sulle dinamiche di gruppo, ma lascio perdere. Poiché però par di capire che la posta in gioco sia la radicalità con la quale vanno espresse e vissute certe posizioni, metto qui il mio pensiero radicale: Non si può essere innocenti ed avere anche ragione, perché la ragione non è innocente.

(Se la cosa riesce abbastanza criptica, o fuori tema, non importa)

Da cima a fondo

E stavolta faccio un post per Leftwing tutto intero.

Editoriale: l’onore delle armi al cavaliere, contro i sabotaggi centristi del bipolarismo

Seconda pagina: sapete già.

Terza pagina: ménage hollywoodiani (ne so nulla, ma mi sono divertito assai)

Analisi e commenti: il senso politico del Live8 che è riuscito a stizzire Bertinotti (non zittire, ma è già qualcosa); più un’analisi non semplice né semplicistica della situazione iraniana, e perciò tanto più interessante

Ciò che non siamo: il complemento dell’editoriale

La goccia: sapete già.

Leggere e vedere: la guerra dei mondi e gli stati di coscienza del suo pubblico

West Wing: la fine di Friends (da me – lo so, è una colpa – mai visto)

Sinistra metallica: il sound degli svedesi Meshuggah, per dimostrare a se stessi quanto si sia lontani dalla conoscenza della scena musicale di oggi

Numero undici: al Tour de France, mi hanno ridotto a tifare per un foruncolo (nel punto giusto, immagino)

Libero: sono solo canzonette, quelle che intronano i congressisti?

Cavar sangue dalle rape

E’ lo spirito con cui mi sono applicato al gioco dell’estate, il soduku. (Si consiglia la lettura agli atei devoti). (Su Leftwing: Kant nel sudoku; la goccia che cade a proposito è appunto Kant, La bellezza del cerchio)