Archivi del giorno: luglio 12, 2005

Disincanto

Un acido signore che ha da essere un mio non giovane (credo) e non entusiasta (son certo) collega (ma non entusiasta di cosa? della filosofia? della vita? dei blog? della gioventù? di tutte e quattro le cose? dell’entusiasmo stesso?) trova lepidi, "signoramia", "i linche dei blogghe come il catalogo delle opere platoniche".

Bisogna aver vissuto molto, per scrivere così: con un tale disincanto. (Non so: passo ai libri di Aristotele, alle figure della Fenomenologia di Hegel, oppure cambio genere e per far contento il signore metto su un campionario di acidi: cloridrici, solfidrici, cianidrici e via nomenclando?)

Warburg e Agamben

"E’ caratteristico della forma mentisi di Warburg che egli presenti spesso i suoi scritti come contributi a scienze ancora da fondare. Anche il suo grande studio sulla divinazione nell’età di Lutero è presentato come un contributo al ‘manuale’ tuttora mancante Della servitù dell’uomo moderno superstizioso che dovrebbe essere preceduto da un’indagine scientifica, anch’essa incompiuta, su Il rinascimento del’antichità demonica nell’età della Riforma tedesca. In questo modo egli riusciva, da una parte, a includere nei suoi scritti una tensione verso il proprio autosuperamento che è una delle non ultime ragioni del loro fascino e, dall’altra, a far apparire il suo progetto globale attraverso una sorta di ‘presenza per difetto’ che ricorda il principio aristotelico secondo il quale "anche la privazione è una forma di possesso" (G. Agamben, Aby Warburg e la scienza senza nome, in Id., La potenza del pensiero, p. 128).

Non vi pare che lo stesso possa dirsi di Agamben stesso? Non  sta parlando Agamben dei suoi stessi libri, e specialmente di quest’ultimo? (Mancavo di dire che il saggio citato è apparso la prima volta nel 1975)

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Oggi, a Cassino, presentazione del corso di laurea in filosofia. Programmi, strutture, modalità, ecc. ecc. Presenti la manager per la didattica, sei docenti del corso (quorum ego), tre dottorandi, uno studente senior, due studenti della laurea magistrale, una gentile signorina accompagnatrice. Studenti provenienti dal liceo e interessati all’iscrizione: 2.

Anticristiano/3

Secondo Il Foglio è "la solita modesta morale laicista" a rimuovere parole come "cristiano" o "anticristiano" (a proposito degli attentati londinesi e della gaffe papale). Secondo il quotidiano, "la condanna del terrorismo come contrario allo spirito evangelico è evidente".

Come non averci pensato! Gli attentati sono anti-evangelici. Sono però anche anti-ghandiani, perché in tutta evidenza lo spirito ghandiano è contrario a cose come queste. Poi mi domando: non vorremo mica rilasciare ai terroristi la patente di.. .(inserite un termine a piacere. Io scelgo: Giuliano Ferrara, che indubbiamente condanna il terrorismo da mane a sera): mi pare evidente dunque che sono pure attentati anti-Ferrara.