I blog rinnovano le forme di “testualizzazione del sè”; producono identità digitali "secondo un registro polifonico e polimacchinico”, giuste le intuizioni di Guattari; costituiscono “uno degli elementi della messa in crisi del regime industriale di scambio dei beni simbolici”; “partecipano alla distruzione delle vecchie fabbriche di sogni”
(Il testo dell’articolo di Laurence Allard non è ancora disponibile en ligne, ma sembra un aggiornamento del vecchio detto napoletano:
dicette o’ pappece ‘nfacci’ a noce: “Damme ‘o tiempo ca te spertoso” – disse il tarlo alla noce: “assegnami una congrua quantità di tempo e, perforandoti, ti attraverso da parte a parte)
complimenti per l’adagiop napoletano! essendo parte nopeo e parte napoletano…!
saluti