Sui sensi

E’ il tema del Festivalfilosofia che quest’anno si svolgerà nei giorni 16-17-18 settembre (il sito ufficiale; il programma). La cosa più interessante è la valorizzazione etica del tema della scelta.

Al venerdì, o vi sentite le raffinatezze austriacanti di Gargani oppure Perniola che discetta da par suo sul trash (o al massimo, se avete gusti molto esotici, Jullien che elogia l’insapore). Poi dovete dire sì al Supervisore Magno, Remo Bodei, piuttosto che al furente calabro d’esportazione Bencivenga (o al massimo espatriate verso la critica delle arti e vi ascoltate Brusatin).

Sabato. Al mattino ci sarebbe uno Sloterdijk molto à la page (chissà perché), oppure l’altrà metà del cielo, Adriana Cavarero. Ma poiché c’è pure Carlo Sini, la scelta è obbligata e non si discute. A metà mattina la filosofia si riposa, e si tratta di scegliere fra un elegantino semiotico di svolta, Paolo Fabbri, uno psichiatra dalla medusea chioma, Andreoli (ultimamente un po’ appannata per colpa di Crepet), oppure un autorevole giurista segaligno, Rodotà. Ma al pomeriggio di sabato, oh! Al pomeriggio di sabato c’è il magister meus, Vitiello: non vedo perché mai, se amate la filosofia, sorbirsi un Boncinelli. Però alla stessa ora c’è l’altro filosofo à la page, quello tedesco questo francese, Nancy (e anche questo non so bene perché), e allora dovrete resistere alle sirene e confermare Vitiello. Terzo e ultimo filosofo à la page a metà pomeriggio, lo sloveno lacaniano e cinematografaro Zizek, opposto in epica sfida alla parola di verità di un grande teologo, Moltmann, o a quella che più vera non si può della superstar italiana, Severino.

Domenica. Quelli dell’organizzazione vi voglion male. Scartato Severi, che non c’entra granchè, dovete scegliere tra il miglior filosofo cattolico (e non solo) vivente, Marion, e la filosofa italiana dalle antenne più sensibili, De Monticelli. Poi, tra gli sciamani di Malamoud e il senso del sacro di Galimberti non m’importa: fate voi. Considerate che però Galimberti ce l’avete a poco prezzo settimanalmente, sul supplemento femminile di Repubblica). Ultimo sforzo.Cosa vi va, la spiritualità orientale di Pasqualotto, o quella cristiano-tragica di Givone? Nessuna delle due? Siete uomini di mondo e preferite Didi-Huberman. Ma non basta: volete il paganesimo di Natoli o il cristianesimo di Enzo Bianchi? Nessuno dei due? Volete sentirvi aggiornati e allora ascoltate de Kerkhove.

(Se non siete troppo stanchi, fate un salto a Mirabilandia!).

5 risposte a “Sui sensi

  1. Mi stai dicendo che salirai? Nel caso, finalmente, potrei vincere la pigrizia (per quanto per me siano pochi chilometri) e fare un salto anch’io. Almeno il sabato per la triade Sini-Vitiello-Severino.

  2. Caro ffdes, ma non devi scendere prima tu ad agosto?

  3. Son pigro di solito, ma se c’è la sacra triade, mi avete quasi convinto!
    Cos’è che non sai bene perchè, di Nancy? Perchè sia à la page o che altro?

    P.S.: a (s)proposito di à la page, scritto in corsivo: come si fa a scrivere in corsivo?? (Scusate, sono alle prime armi, o dovrei dire ai primi post). Thanx.

  4. Mi attende un agosto di pedalate e duro lavoro sui colli piacentini.

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