cosa voi vi aspettate dalla filosofia? (in subordine, oppure affianco: e cosa c’è da aspettarsi dalla filosofia?).
La domanda può esser tradotta in una domanda circa i compiti della filosofia (o dei filosofi): vi va bene questa traduzione? Dei compiti di uno scrittore si discute da mane a sera: ne nascono poetiche, manifesti, estetiche. Possono entusiasmare o inorridire o lasciare indifferenti, ma certo nessuno si meraviglia che uno scrittore abbia una sua poetica (oppure: una sua visione del mondo; oppure: un suo mondo interiore; oppure: una sua verità etica ed estetica) Ma assegniamo pure un compito alla filosofia: non si troverà subito chi abbasserà perciò stesso la filosofia al rango di un’opinione (autorevole, ma pur sempre opinione)? E che ce ne facciamo dell’opinione di un filosofo?
E se invece non di un’opinione si tratta, ma di sapere, di scienza, come potremo ancora assegnare un compito alla filosofia? Ne assegnate di compiti, alla scienza? (In quanto scienza, dico). E cosa ci sarebbe allora da aspettarsi? Forse solo che il filosofo faccia il suo mestiere, come lo scienziato il suo. Niente compiti, dunque.
Ma insomma: volete la botte piena e la moglie ubriaca? Volete che la filosofia sia investita di un compito, abbia un senso o dia senso, e poi volete pure che sia scienza, e siete pronti a spararle addosso perché è solo opinione? Oppure no? Oppure volete solo e vi basta l’opinione autorevole (ma poi: perché autorevole?).
(Stavo per aggiungere: rivolgo questa domanda non ai filosofi, ma a tutti gli altri, ma è aggiunta superflua. Altro domandone, infatti: dove stanno i filosofi in rete? Com’è che non riescono a stare in rete? Somiglierebbero troppo agli scrittori?)
(Invece aggiungo: vi spiace riprendere il domandone e rilanciarlo? Oppure anche il domandone è superfluo? Siete maledettamente disincantati? Eppure ne fate tante, oh lettori, di catene in giro per i blog).
(Per una strana perversione dei splinder, mi risultano inaccessibili i commenti. Metto provvisoriamente qui la mia ultima replica al commento numero 18 di Filter):
Mi sfugge come tu possa ritenere che le domandi nuove dei filosofi (sulle quali non discuto, perché se le prendessi alla lettera potrei mostrare o che non sono nuove, o che sono tutto meno che interessanti, messe così. Ma qui devo concederti tutto e non abusare) che quelle domande abbiano ricevuto risposta dalla scienza! Se potessi abusare ti chiederei, già che ci sono, pure le risposte scientifiche a quelle domande!
Filter, a me sta bene che tu parli di filosofia e scienza senza soluzione di continuità, però poi dici a ragione che le risposte scientifiche sono razionali e controllabili, ed è chiaro che lì non c’è più filosofia. E’ chiaro pure che finora non hai ancora riconosciuto alla filosofia la capacità di rispondere – che non sarebbe un male di per sé, se non fosse che invece alla scienza riconosci la capacità di rispondere alle STESSE domande (anche se io continuo a stupirmene). Oppure: riconosci alla scienza la capacità di mettere le domande della filosofia in forma tale che ricevono risposta. E questa è la minorità di cui io ho parlato.
(Non mi basta la buona volontà che metti per dire che no, non ci pensi nemmeno).