Archivi del giorno: ottobre 18, 2005

Giovedì: dalle 17 alle 19

E’ tutto pronto! Si parte! Da giovedì, dalle ore 17.00 alle ore 19.00 Azioneparallela inizia la sua attività di consulenza filosofica. Il primo incontro è INTERAMENTE GRATIS, i prezzi sono ASSOLUTAMENTE MODICI. Mia moglie baderà agli aspetti fiscali della nuova, lucrosa attività consigliatami poco più di un’ora fa da Ezio, e messa immediatamente in piedi (anche grazie alla sollecitudine di Francesco Nardi, che ha realizzato il banner – sulla destra, non ditemi che non l’avete visto – a tempo di record). Per prenotarvi, non vi resta che telefonare: il numero è sulle paginebianche.

Eccetera

"La via percorsa da Robert Lanza, che ha prodotto le staminali a partire da una singola cellula, prelevata dall’embrione senza distruggerlo – non ha alcuna chance di convincere il fronte contrario alla ricerca perché l’embrione è sottoposto comunque a un rischio, come confermano le dichiarazioni a caldo del presidente del Comitato nazionale di bioetica. Francesco D’Agostino, invece, si è dimostrato possibilista nei confronti dell’altra tecnica, quella di Jeanisch e Meissner. Ma davvero per riabilitare la clonazione basta far sì che produca un embrione senza destino, privo di un gene cruciale per la formazione della placenta e quindi senza possibilità di sviluppo?" (Anna Meldolesi, Il riformista di oggi, non online).

(Le due tecniche sono illustrate sommariamente da Boncinelli, in questo pezzo apparso oggi sul Corriere). Anna Maldolesi ha ragione (e Angelo Bottone, nei commenti, torto). I cattolici debbono augurarsi che D’Agostino tenga duro. Se l’embrione è un essere umano, non vedo proprio perché debba essere consentito prelevarne un pezzo. Non vedo come si possa autorizzare la sperimentazione della tecnica del prelievo della cellula, a rischio che anche un solo embrione muoia: sarebbe trattato come un mezzo. E anche sull’altra tecnica c’è poco da esser possibilisti: se l’embrione è un essere umano (e anche se lo è solo potenzialmente, e lo è potenzialmente allo stesso titolo di un feto di otto mesi, o di un neonato di tre chili e mezzo), non si vede come si possa pensare di troncare la sua vita umana solo perché non potrà giungere alla nascita. Non si vede perché la tutela di cui gode debba essere minore di quella di un essere umano completo. Qualunque distinzione sarebbe imperdonabile ipocrisia

Tieni duro, D’Agostino! sui principi non si media. Cedere una vlta è cedere per sempre. Si sa come comincia e non si sa dove finisce. Questa è eugenetica. Eccetera.

P.S. Approfitto dell’occasione per chiarire il senso del post di sotto, che qualcuno, non so come, ha equivocato: vi si parla di gravidanza, e dell’aspra campagna per la scelta del nome del potenziale terzogenito/a.

Risate

Il pensiero no-global di Giulio Tremonti è veramente affascinante. Leftwing se ne è ottimamente occupato. Il Foglio, stamane, pure. Se non fosse il ministro dell’Economia del governo Berlusconi ci sarebbe da ridire; ma lo è, il che ci fa ridere lo stesso (come d’altronde nella versione selezionabile qui).

Certe notti

Poco prima di mezzanotte, mi arriva la newsletter dei Miserabili, e fra l’altro mi dice che, in mezzo a 250 oggetti "narrativi e polimediali", veramente  "da non perdere" è solo l’emissione sonora di Saturno nello spazio assoluto. Io, diligente, non me la perdo: vado sul sito, clicco in basso a destra, e mi dispongo religiosamente all’ascolto dei dodici secondi del file audio con il rumore di Saturno raccolto dalla sonda Cassini. Un’esperienza davvero indimenticabile.

Ecco fatto. Ora che non me la sono persa, mi chiedo però: posso andare a nanna come se niente fosse? E dormirò sonni tranquilli o avrò una notte agitata? E se poi domani, al risveglio, mi sarò dimenticato del suono? Se, pur essendo da non perdere, l’avrò perso? (L’anno-luce project mi interesserebbe pure, ma confesso che non ho ancora raggiunto il giusto entusiasmo. Però è solo colpa mia)

Vie e posizioni

Ed ecco, Leftwing. C’era il risultato delle primarie da commentare, e perciò il nuovo numero (gran bel numero) è uscito in ritardo. Ma io invece mi occupo della terza via di Pera, e, nella goccia, della posizione filosofica di Wittgenstein.

P. S. Qui aggiungo pure che Windrosehotel ha dedicato un lungo post alla religione civile di Pera. A Wind la religione civile piace: è utile, è opportuna. Secondo lui non mette in discussione la conquista liberale della separazione fra Stato e religione. A me il fatto che Pera voglia farla camminare (cito le parole nel pezzo su Leftwing), con l’aiuto del catechismo, "nelle leggi e nelle istituzioni" mi preoccupa anziché no, ma lo dico piano piano, sennò vengo tacciato di vieto laicismo ottocentesco.