Il pensiero no-global di Giulio Tremonti è veramente affascinante. Leftwing se ne è ottimamente occupato. Il Foglio, stamane, pure. Se non fosse il ministro dell’Economia del governo Berlusconi ci sarebbe da ridire; ma lo è, il che ci fa ridere lo stesso (come d’altronde nella versione selezionabile qui).
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ok tremonti che riesce ad essere in economia liberista e protezionista assieme (un po’ come pera che riesce a essere liberale e papalino: questa destra moderna è ammirevolmente antidogmatica…)
faccio presente a lato, però, che non solo i nogglobbal, ma anche il tuo partito è contrario alla bolkestein e con più di una ragione, aggiungerei, dato che liberalizzazione delle professioni non equivale tout court a deregulation del mercato del lavoro. Imho qui non c’entra la retorica pro o contro il mercato, ma un minimo disaggezza nel cogliere la differenza tra trasformare il welfare e buttarlo a mare.