Archivi del giorno: ottobre 22, 2005

Slowpolitik

(Una stanza vuota. Un tavolo. Una lampada da tavolo. Un uomo anziano, non bello, anzi decisamente brutto, parla con una lentezza esasperante della filosofia di Porfirio. Ecco una trasmissione politica. E antiberlusconiana. Perché tutto il bene del mondo sarà rock, ma il pensiero è lento. E la libertà nasce dal pensiero.)

Minimokarma

No!!!

Mi telefona Walter, alle 20.15, mentre faccio cenare i bambini. Senti questa: Elfride Petri ha avuto un figlio, ma non da Martin Heidegger. Come sarebbe? Sarebbe che Hermann non è figlio di Martin. Hermann? Ma dài, e chi l’ha detto? La nipote di Martin, e Hermann conferma: dice che aveva giurato alla madre che avrebbe taciuto, e che ora finalmente può togliersi un peso.
Walter, gli faccio, scrivimi un post, ora devo badare ai bambini. Non ho tempo, mi risponde. Ma non è finita!
Ma da dove leggi, gli chiedo. Da Repubblica di mercoledì, pagine culturali, Franco Volpi. Ma io non ce l’ho, in rete non c’è, fammi un post, dài!
No.
E che cacchio! E perché non è finita? Pare che Heidegger avesse un certo, ehm, appetito sessuale, e che la scintilla del pensiero non gli scoccava se il cuore non era travolto dalla passione. [La Gesamtausgabe, si può aggiungere, conta i volumi a decine].Insomma: non c’è stata solo la storia fascinosa con Hannah Arendt, ma una lunga, nutrita serie di corna. Ha cominciato Elfride, ma Martin pare si sia rifatto alla grande.
Ma che mi dici? Dai, fammi un post. Non posso, non ho tempo. Ma aspetta: ti dico quello che c’è nel carteggio. C’è Elfride disperata (come puoi farmi questo!), e Martin che si giustifica molto debolmente. C’è pure, ciliegina finale, un semi-infarto di Martin nel 1970, in mezzo a teneri palpeggiamenti con l’amante dell’epoca.
Nel 1970? Ma quanti anni aveva, Martin? Non aveva superato gli ottanta?
Walter, fammi un post, ti dico!!
No.
 
P. S. Per la cronaca: pasta col formaggino, insalata, pera (il frutto).