Su Leftwing, terza pagina. Veramente il titolo non è proprio questo, ma il senso sì, anche se ffdes ritiene che sia il contrario: gli italiani sono assolti, la sinistra è condannata (la sinistra spocchiosa, la sinistra antipatica, la sinistra moralistica, la sinistra indignata, la sinistra elitaria, la sinistra arrabbiata, la sinistra intellettuale, la sinistra alternativa). Il ragionamento è simile a quello di Gianni Brera quando desumeva le caratteristiche calcistiche delle squadre italiane dal carattere del popolo: l’Italia è femmina. E ffdes: l’Italia vera è quella che guarda Celentano e Maria De Filippi. Ecco il passaggio centrale: "c’è bisogno di ricordare che il popolo italiano non è quello che legge MicroMega e nemmeno, è triste ma va detto, quello che va a votare alle primarie? Che il popolo italiano, piuttosto, è quello che guarda l’Isola dei famosi e attende Celentano e i suoi programmi come fossero la cometa di Halley?".
Domanda: ma gli altri popoli europei cosa guardano in tv? Oppure non guardano nulla, e leggono le Kant-Studien o The Modern-Law Review? E negli altri paesi la DC dov’è? E quando vince Schroeder in Germania, o Blair in Gran Bretagna o Zapatero in Spagna, come cambiano i programmi televisivi? (Zapatero in Spagna! Ma la Spagna non è uno dei paesi dove trionfano Raffaella Carrà e Laura Puasini)? Caro ffdes, ma a te piace il modo in cui la politica va in televisione (attento a non fare lo spocchioso)? E questo modo è democristianamente inellutabile? E gli italiani, che non hanno la DC da più di dieci anni, soffrono? E tu, caro Marco, soffri molto?
Caro Massimo, a me piace molto poco di quel che vedo, il che non mi impedisce di vederlo. Gli italiani non sono affatto assolti, ma sono quel che sono (siamo quel che siamo), la quale è una tautologia riempibile a piacere. Mi sembra che oggi, a proposito di ciò di cui volevo parlare nell’articolo, e cioè di una possibile costruzione di consesno politico di massa attorno a un progetto riformista socialdemocratico, occorra tenerne conto. Non ha senso dire che l’Italia “vera” sia quella che guarda la De Filippi, per il semplice motivo che l’espressione “Italia vera” non denota alcunché. Il punto è che esistono milioni di italiani che guardano la De Filippi (naturalmente, trattasi di sineddoche) e che quei milioni sono indispensabili per vincere le elezioni. Non si può, in nome di una qualche purezza ideologica (ma de che, poi?) farne a meno. Ciò detto, a me non piace il modo in cui la politica va in televisione (almeno, non mi sono piaciuti né Fassino dalla De Filippi né Santoro e gli altri evocati da Celentano) e infatti rischio di essere spocchioso anzichenò. Il punto è che per vincere le elezioni mica bisogna convincere me. Non solo, almeno. Ultima cosa: tu scrivi che gli italiani non hanno la DC da più di dieci anni. Ma dove? Ma quando? La DC era una realtà proteiforme, e pertanto può avere incarnazioni molto diverse in apparenza, e forse anche in essenza. Vuoi che la metta giù in altro modo? Suonerebbe così: se il centrosinistra vuole vincere le elezioni deve, almeno un po’, berlusconizzarsi. Certo, c’è tutta la misura di quel “po’”. E soprattutto, ciò non mi pare che debba significare che, politicamente, Berlusconi e centrosinistra pari sono.
Caro marco, a me piacerebbe che il centrosinistra vincesse le elezioni non berlusconizzandosi, ma modernizzandosi. Se non pensiamo che gli italiani sono necessariamente mammoni e pantofolai, forse ci si può modernizzare e vincere le elezioni. Convincere gli italiani che guardano la De Filippi non credo peraltro significhi né giudicare un gran bel programma C’è posta per te, né andarci per incontrare la tata. Non vedo perché. Non vedo perché questa sarebbe spocchia, peraltro. E nn vedo perché della modernità nel mondo della comunicazione dobbiamo prendere questa versione francamente ridicola.
(Ma sia chiaro: conosco persone di grande intelligenza che guardano la De Filippi e votano a sinistra. Si guarda la televisione per molte ragioni, e tutti noi facciamo cose che non stanno bene dentro il profilo intellettuale a cui pure teniamo: io per esempio, non riesco a disprezzare i cartoni disney, nonostante la colonizzazione dell’immaginario, ecc. ecc. Dopodiché, votiamo come votiamo: non solo per quel che passa in tv).
Quel che però proprio non mi va giù del tuo articolo, è l’idea che si vince andando incontro all’eterno italiano medio, cui corrisponde l’eterna (adesso proteiforme) DC.
Se qualcosa significa andare da Maria De Filippi, è cercare di modernizzare la comunicazione: si può discutere (e infatti ne discuto e non mi piace), ma di questo si tratta, non di mamma DC.
(E’ lunedì e non sei a scuola?)
E’ lunedì e ho le due quinte in gita per tutta la settimana. Quindi, smaltimento di lavoro arretrato al pc e, di sottofondo, internet.
Sul punto che non ti va giù: potrei risolverla dicendo che anche DC è una sineddoche, e che la sua evocazione voleva, in fondo, essere da un lato ironica, dall’altro provocatoria (perché altrimenti Ciccio chiederebbe a me, catto-destrorso-giolittiano, di scrivere su LW?). Come tutte le provocazioni, anche questa presa in sé e per sé non sta in piedi. Quel che tu dici sulla modernizzazione, anzi, è profondamente condivisibile: io direi addirittura che alla vita politica italiana oggi servono educatori, temo (so che questo suonerà ancor più spocchioso, ma tant’è). Il problema è che non si può modernizzare un bel niente se si resta abbarbicati all’archetipo detestabile della superiorità antropologia della sinistra, con tutti i relativi cascami. Ma io sono anche quello che, irrecuperabilmente, ritiene da tempo che avere creato dal nulla un potentissimo strumento comunicativo sia stato l’aspetto positivo e squisitamente politico del berlusconismo (e, guarda caso, ciò che di Berlusconi gran parte del fronte avversario non è mai riuscito a capire).
Secondo me, la scuola dovrebbe licenziarti, e Ciccio pure.
la Dc sineddoche: generalizzante o particolarizzante?
Per rimuovere l’insopportabile archetipo, non c’è bisogno di tirare in ballo la mamma (DC), né di andare da Maria De Filippi (E infatti Berlusconi ancora non c’è andato, se proprio vogliamo dirla tutta. Non è andato nemmeno da Celentano, o sull’Iisola dei famosi). All’archetipo: non mi piace che faccia da contraltare l’opinione sull’eterno carattere degli italiani. Sennò, veramente: di che modernità parliamo?
Sono d’accordo che berlusconi e la DC non c’entrano. La sinistra oggi è ben oltre berlusconi [che se non è andato a c’è posta per te, ciò non significa che allora sia giusto non andarci, ciò non significa che lui la sappia più lunga], anche se forse non se ne rende ancora conto, ma è giusto che sia così, altrimenti che progressisti saremmo? Non vedo che c’è di male nel modernizzare la comunicazione andando a c’è posta per te. Non vedo cosa c’entri il fatto che si tratta di una programma più o meno bello. [Blair ha dato vita a spettacoli ben più indecorosi, per questo vogliamo buttarlo via? Cioè: considerarlo poco moderno o un cattivo modernizzatore?] Comunque, si va in diversi programmi televisivi, diversificando le forme della propaganda elettorale a seconda dei diversi contesti, secondo un pluralismo che è molto democratico, mi sembra. Se poi l’obbiettivo è avere un’Italia in cui non c’è bisogno di andare a c’è posta per te perchè questo genere di programmi sono spariti dal palinsesto grazie a una tenace opera di modernizzazione del paese, allora non so se si tratti di utopia, ma sicuramente agire oggi in funzione di questo obbiettivo è anche [non: soltanto] andarci (oggi) a c’è posta per te, a meno di non volere passare dalla fase di transizione in cui siamo al Reich der Freiheit con un salto mortale (che equivale al proverbiale colpo di pistola). [Spero di non dover aggiungere le faccine per esplicitare l’ironia su Reich der Freiheit]
disney è il più grande di sempre.
fedka
Ah, dimenticavo: guarda che se mi accosti a Brera (per qualsivoglia motivo) io gongolo a prescindere.
Sul “di che modernità parliamo”, così a priori non saprei: parliamone, appunto. (Stando alla materia del contendere ci sono un paio di punti fermi, per me: che ci sia spazio per la De Filippi – e per Santoro – e che nessuno possa venirmi a dire che sono moralmente inferiore perché, chessò, guardo l’Isola dei famosi o voto talvolta a destra).
farfintadiesseresani
Caro marco, ma mi pare chiaro che io non considero moralmente inferiore chi guarda l’isola dei famosi, però concedimi di non essere considerato spocchioso se non la guardo.
Rispondo anche a fedka: io non escludo che si debba andare a c’è posta per te: dipende, sono scelte del tutto pragmatiche. E solo a titolo di esempio, non perché sia meglio o peggio, ma perché mi si dice che bisogna berlusconizzarsi, dico che berlusconi non c’è andato e non per questo è meno leader o piace meno agli italiani. Poi magari ci va, ma ripeto, il punto non è questo, bensì se si debba andare all’isola perché l’Italia è un popolo di eterni democristiani.
(Su Brera, caro marco, lo citato apposta per farti gongolare. Io ne riconosco la bravura di penna, l’essere assolutamente sopra quasi tutti i suoi colleghi giornalisti, ma di parecchie spanne, però lo detesto lo stesso)
(Comunque, per essere più chiaro, io so tutto di albano e loredana lecciso, so che adesso arriva costantino, so che c’è una concorrente con la dissenteria, so che l’isola si chiama samanà, e so un mucchio di altre cose. Però non la guardo)
(E non per essere considerato spocchioso, ma su saddam chi commenta?)
Giusto: il pezzo su Saddam è magnifico (davvero).
Sul resto: infatti io mica ce l’avevo con te, dal momento che non ti considero affatto spocchioso. Il che però – visto che stiamo giocando a fare i “distinguo” e le non implicazioni – non implica che non ci siano elettori/intellettuali/giornalisti/blogger/colleghi etc. etc. “di sinistra” che lo sono, altro che.
farfintadiesseresani
scusate, ma qualcuno pensa che chi guarda mario de filippi e i reality-trash vota per questo cn-dx? no, perché non è mica vero.
Io non licenzio proprio nessuno, anzi. Ho già contattato la endemol per un nuovo programma: l’isola dei filosofi. Ho garantito che sareste partiti entrambi entro febbraio. Non fatemi fare brutte figure, che ho già fatto il mutuo.
Febbraio no, a marzo posso partire.
(Aggiornamento: Lory del Santo s’è incazzata con Daniele Interrante)
http://jimmomo.blogspot.com/2005/10/pudori-vetero-comunisti.html
ciao
P.S. ogni cosa fa storia a sé. Celentano e Santoro insopportabili. Fassino da Maria simpatico. Gli italiani. Sono certo che i milioni che guardano questa tv siano perfettamente in grado di interessarsi di politica. Però appunto, che sia politica. Credete che questa lo sia?
la mia ragazza quando si compra il cosmopolitan mi dice: ‘lasciami essere frivola ogni tanto’ – quasi per giustificarsi. ma chi le ha mai detto niente!
quello di Celentano non e’ del banale entertainment?
abbiamo idea di quanta gente ride di gusto alle battute di Ezio Greggio?
l’Italia e’ peggio per questo?
è passato il politically corrector? non trovo più l’italia femmina… il gongolio di farfi non si capisce più.
porph.