La squadra mi pare stia andando abbastanza bene, ma per il resto i veronesi son sotto attacco.
Angelo Guglielmi attacca (fra gli altri) Sandro, "che usa un linguaggio apparentemente malandrino e spregiudicato, ma invece fa il verso alla letteratura alta che vuole pronunciarsi sul significato del mondo". Non entro nel merito dei giudizi, dei promossi e dei bocciati, ma mi pare che Guglielmi dica due cose: è da un pezzo che il mondo non lo si può più raccontare in bell’ordine; perciò suona falsa qualunque ricerca dell’altezza in letteratura. Io ho qualche dubbio sul perciò. (Poi Gugliemi dà ragione ad Arbasino quando dice che lavoriamo ancora con materiali novecenteschi, e in effetti lo stesso si dovrebbe dire della critica, perché quel ‘perciò’ mi pare abbastanza novecentesco).
Luca Volonté attacca invece Umberto. O meglio: comincia con l’attaccare "chi si ostina a chiamarsi laico" (e come si deve chiamare?) ma in realtà è un laicista (ah già) che vuole far tacere chiunque abbia una fede (Volonté si riferisce alla famosa proposta dello sparatrap sulle bocche dei vescovi avanzata ier l’altro in Parlamento) e di "escludere" la religione dalla vita pubblica (Volonté si riferisce alla recente petizione popolare per l’abbattimento di tutte le chiese, la soppressione delle croci nei cimiteri e la liberazione delle suore di clausura firmata da cinquantasei milioni di italiani). Poi, con un veloce passaggio sul buon senso dell’8 per mille (cosa non ti permette di fare, il buon senso) si passa finalmente a Umberto e all’eutanasia. Volonté dice che la sua nonna ridacchia al pensiero dell’Umberto ministro della Salute, come se non lo fosse già stato. La sua nonna intende così le idee di Veronesi sull’eutanasia: "vuole uccidere i vecchietti", Volonté, non la nonna, riprende infine la richiesta della commissione sulla 194: volete negarmi il diritto di sapere com’è stata applicata una legge dello Stato? No, io no. Volete negare al Parlamento italiano la possibilità di migliorare la legge, di fare quel che continuamente fa su tutte le altre leggi? No, io no. Non son sicuro che ho la stessa idea di miglioramento di Volonté, ma figuriamoci. Però per il resto son d’accordo: ci vuole una bella indagine conoscitiva sull’8 per mille, e poi proviamo a migliorare le norme in materia – che ce n’è bisogno.
(Tutto si può migliorare, anche la rappresentanza parlamentare, alle prossime elezioni).