Io ho sempre pensato che il tasso di coscienza civica di un paese (parlo proprio di paese) si misura anche dal numero dei medici impegnati nell’amministrazione. (Si misura in ragione inversa, ovviamente). A Baronissi il sindaco è un medico, il vicesindaco è un medico, il presidente del consiglio comunale è il responsabile di un’associazione di volontariato che (tra le altre cose) manda in giro le ambulanze, e il capogruppo di maggioranza è un medico. Due di questi sono nel mio partito. In maggioranza ce ne sono almeno un altro paio. Sono tutte ottime persone, per carità, il che però non cambia la sostanza della cosa.
Che a Messina si illustra magnificamente. Straordinaria performance, quella dei messinesi, che nelle liste elettorali di medici ne hanno mesi 111. Centoundici. Chapeau.
mostra solo che ormai le priorità della clientela si sono ridotte al sopravvivere.
se la medicina è strategia biopolitica, mi pare conseguente.
porph.