Archivi del giorno: dicembre 16, 2005

La consulenza filosofica del giovedì: Nietzsche

Carla e Giuliana hanno diciassette anni. Al telefono ho parlato con Carla: con lei ho fissato l’appuntamento. “Sì, c’è anche lei, è una mia amica, una compagna di classe”, mi ha detto, quando ieri l’ho ricevuta. Una volta accomodatasi insieme all’amica ha detto:
“Abbiamo deciso insieme. La professoressa di filosofia è una scema. Viene in aula, prende il libro e fa leggere. Ogni tanto chiede: – avete capito? -. Noi prima rispondevamo: – no! -, ma quando abbiamo visto che è inutile, perché lei non fa altro che leggere un’altra volta, solo ci mette qualche pausa in più, facendo finta che è una spiegazione, ci abbiamo rinunciato. Tanto le interrogazioni sono una pagliacciata pure quelle".
"Perciò abbiamo deciso di venire. Lei insegna filosofia all’Università?”.
“Sì”
“E quanto ci costerebbe fare qualche lezione di filosofia?”
“Ma…voi volete prepararvi per l’esame di Stato?”
“No, no: ha ragione. No, a me piace la filosofia, pure a lei. Volevamo fare filosofia perché ci piace. L’esame non c’entra. Andiamo bene, non abbiamo problemi. Non c’entra. Solo: quanto ci costa?”
“Veramente non saprei. Dipende anche dal numero degli incontri. Tu mi dici che ti piace la filosofia, ma cosa ti piace in particolare?”
“Nietzsche. A me piace l’eterno ritorno”
“Pure a me”, dice Giuliana “se ho capito bene, ma l’ho letto per i fatti miei, mica a scuola, non sono sicura che è così, Nietzsche dice che tutte le cose tornano…"
“Tutte le cose tornano”.
“Cioè non c’è mai una fine?”.
“No, una fine non c’è e nemmeno un fine”.
“Sì, ma non sono nemmeno mai cominciate!”.
“Nemmeno mai cominciate: già”.
“A me suona bene questa cosa, che non c’è principio e non c’è fine. Ma c’è una cosa che non abbiamo capito”.
“Sì, non l’abbiamo proprio capita” fa Carla.
“Beh: ne parliamo. Però prima vorrei chiedervi se oltre a Nietzsche…”
“No, no: Nietzsche, Nietzsche. Però non quelle cazzate, ehm (guarda l’amica)… quelle fesserie che piacciono a nostri amici, che non c’è il bene e non c’è neanche il male, che niente ha valore, che tutto fa schifo ed è senza senso e perciò ci vuole il superuomo. No, non queste cose qua”.
“È una sintesi un po’ affrettata…", faccio io. Si guardano. Carla sorride.
“Sì, sì. Ma a noi interessa l’eterno ritorno”
“È per capire” riprende Giuliana. “Non c’è principio né fine. Ma non si tratta dell’universo intero tipo big bang e cose simili: vero?”
“Beh, no”
“Cioè: è per ogni cosa?”
“Per ogni cosa?”
“Voglio dire: che significa che tutte le cose non hanno un inizio? Che non c’è stato un inizio universale di tutto, o che nessuna delle cose che vedo adesso ha avuto inizio, ognuna per sé? Non so se mi sono spiegata…"
"Perché la prima cosa non è che ci interessa" – continua l’amica; si aggiusta sulla sedia – "chi se ne frega com’è stato l’inizio di tutto! Però è un’altra cosa se Nietzsche dice che, che ne so?, pure questo nostro incontro, e com’è che dice Nietzsche?, questa tela di ragno non ha mai avuto inizio e non avrà mai fine”.
"Solo il ragno: senza la tela".
“Cioè: questa cosa non la capiamo” – ora è di nuovo Giuliana che interviene – "Però è grande! Tutti a dire che la tela di ragno ci sta tale e quale infinite volte. Ma a noi neanche questa cosa ci interessa. Almeno a me".
"Neanche a me", conferma l’amica e sorride. Di nuovo si guardano.
"Noi non capiamo l’altra cosa, se cioè Nietzsche dice che proprio questa tela di ragno, non l’universo intero, non ha inizio e fine. Significa allora che la tela di ragno non comincia da nessuna parte (e nemmeno finisce). Che in ogni cosa manca l’inizio e manca la fine! Questa cosa ci piace, però è strana, non si capisce -.
"Forse però non significa niente"
"Forse non significa niente, però è grande! Lei che dice professore? -.
"Dico che ci vediamo giovedì prossimo, alle 17. E l’incontro è gratis".

Domanda

Ma cosa ci vuole a una questione per diventare ‘questione di coscienza’? Dipende dalla questione, o non piuttosto dalla coscienza? E se dipende dalla coscienza, com’è possibile che un partito, in quanto partito, dica di una certa questione che è una ‘questione di coscienza’?