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Archivi del giorno: febbraio 6, 2006
Filosofo cattolico batte filosofo laico parecchio a zero
Per colpa de laLippa, sulle vignette danesi mi sono sorbito anche l’ultimo articolo di Galimberti. Che volendo ergersi a campione del rispetto assoluto (assoluto! assoluto!) della cultura, della religione, della civiltà musulmana scrive: Vogliamo lasciare anche ai musulmani il loro tempo? – s’intende, per arrivare dove siamo arrivati noi. Che io, se fossi un musulmano, per una difesa simile mi incazzerei alquanto.
Però Galimberti non è d’accordo. Massimo rispetto, rispetto assoluto, niente dileggio. Lasciate stare i santi. Le religioni “al massimo si discutono”: grazie della concessione, caro Galimberti.
Allora voi fate così: leggete l’articolo, e poi leggetevi quest’altro articolo di un filosofo, Sergio Givone, che è certamente, in Italia, tra i maggiori filosofi cattolici viventi. Leggete, e fatemi sapere con chi state: con il laico Garimberti o con il cattolico Givone.
(Dall’articolo di Givone riporto solo questo "Non c’è religione che non abbia un suo tratto inconfondibile di ironia e di humour", e questo : "fra un mondo in cui c’è la libertà e c’è chi ne abusa, e un mondo in cui non c’è né la libertà né chi ne abusa, è il primo che deve essere scelto).
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480 caratteri per Polito
Tanti ne offre la finestra online del Riformista, per commentare la scelta del Direttore di candidarsi nelle fila della Margherita, motivata nell’editoriale (questa volta firmato) di oggi. Io ho scritto:
"Caro Direttore, auguri! Ma mi consenta di farle subito una buccia. La Margherita embrione e centrale elettrica, Lei scrive, del futuro partito democratico. Ma mi dica almeno che non è monozigote! E poi: crede davvero che le sirene della conservazione non si alimentino a volte proprio a quella centrale? Forse il partito democratico deve nascere proprio perché riformismi e conservatorismi attraversano l’intero campo, ed è una vecchia sirena vederli solo da una parte. Suo"
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Cretini, ignoranti e irresponsabili
Tali sono gli autori delle vignette, e il giornale danese che le ha pubblicate. E’ l’opinione che Cacciari ha espresso a Fahrenheit (intorno all’ottavo minuto, che ascolto grazie a una segnalazione di coccolini)). Cacciari ha subito aggiunto: "Dopo di che, è chiaro che ritengo che sarò sempre dalla parte di chi deve difendersi dagli attacchi integralisti eccetera, però prima di cominciare a ragionare di questo, bisognerebbe che alcuni tra virgolette occidentali capissero finalmente che occorre riconoscere determinati valori su cui altri possono essere sensibili, capissero che […] e così via". Altro la libertà, altro l’offesa. Questi cretini irresponsabili sono perfetti ignoranti, e non sanno quindi quanto possono riuscire offensivi. E non tengono conto che ci sono oggi determinate culture che hanno i nervi scoperti, e gettano benzina sul fuoco. Ragionevolezza vorrebbe invece che non volendo costruire nuove occasioni di conflitto, ecc. si facesse molta attenzione, si mettesse molta cura in alcune pubblicazioni ecc.
Ma il punto è: cosa fare coi cretini, ignoranti e irresponsabili? La libertà richiede rispetto, siamo non d’accordo, ma arci-d’accordo, ma cosa fare con gli irrispettosi e gli irreverenti? Ogni irriverenza è offesa?
(Cacciari dice: ‘dopo di che è chiaro’. Se dice ‘dopo di che è chiaro’ è perché quel che viene dopo è assolutamente ovvio e non mette nemmeno conto di dirlo. Ma ci sono momenti in cui è meglio non metter dopo, accompagnato da un ‘però’, quel che è chiaro e assolutamente ovvio. Momenti in cui mette conto di dirlo prima, in premessa)
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