Per colpa de laLippa, sulle vignette danesi mi sono sorbito anche l’ultimo articolo di Galimberti. Che volendo ergersi a campione del rispetto assoluto (assoluto! assoluto!) della cultura, della religione, della civiltà musulmana scrive: Vogliamo lasciare anche ai musulmani il loro tempo? – s’intende, per arrivare dove siamo arrivati noi. Che io, se fossi un musulmano, per una difesa simile mi incazzerei alquanto.
Però Galimberti non è d’accordo. Massimo rispetto, rispetto assoluto, niente dileggio. Lasciate stare i santi. Le religioni “al massimo si discutono”: grazie della concessione, caro Galimberti.
Allora voi fate così: leggete l’articolo, e poi leggetevi quest’altro articolo di un filosofo, Sergio Givone, che è certamente, in Italia, tra i maggiori filosofi cattolici viventi. Leggete, e fatemi sapere con chi state: con il laico Garimberti o con il cattolico Givone.
(Dall’articolo di Givone riporto solo questo "Non c’è religione che non abbia un suo tratto inconfondibile di ironia e di humour", e questo : "fra un mondo in cui c’è la libertà e c’è chi ne abusa, e un mondo in cui non c’è né la libertà né chi ne abusa, è il primo che deve essere scelto).
ottima segnalazione. E poi Galimberti m’è sempre stato sul gozzo (anni di sorella che acquista “D” di Repubblica con la sua rubrica finale avrebbero ammazzato pure un cavallo).
E’ vero: dinanzi ai problemi del nostro tempo, tanti pensatori “laici” sembrano ammutoliti. E, quando parlano, ci lasciano interdetti. G.B.
Io forse avrei scritto: filosofo cattolico batte laico generico parecchio a zero (tipico humour cattolico, il mio, sulfureo a tratti). 😉
Bernardo
Condivido la posizione di Galimberti tralasciando il punteggio…
che la scelta sia scontata non credo nemmeno che ci sia da discutere. io trovo stupido “sfottere la mazzarella di san giuseppe”, come si dice dalle mie parti. parlando poi dello stato laico, comunque, credo si debba parlare di rispetto, oltre che di libertà, no? altrimenti
saluti
melpunk
Una volta mi hai detto che la Storia del nulla di Givone valeva poco. A me pare che qualche buono spunto ci fosse, lì. Però, se quel libro vale poco, cosa mai varrà questo articolo? Io ci leggo solo delle banalità. Certo, come non condividerle? Il punto è che sono troppo ovvie per essere vere.
ma le cose ovvie non sono vere per definizione?
Sono ovvie, quelle considerazioni, nel senso che sono troppo semplici, ed evitano la complessità del reale. Si danno come immediate, perciò sono false.
Purtroppo i links dei 2 articoli sono stati bloccati ! 😦
In rete c’è questo articolo di Galimberti sull’ Islam di 15 anni fa!!!
http://www.repubblica.it/online/speciale/venticinquesettuno/venticinquesettuno/venticinquesettuno.html
Mannaggia, avevo fatto la schedina e avevo messo X!