Archivi del giorno: febbraio 17, 2006

Tennis

Oggi ho fatto sei partite a scacchi con Malvino.

Biologico e ontologico

Non avevo letto quest’articolo di Repubblica di martedì scorso (Anche l’inferno non sarà più come una volta: lo trovate qui, sotto Citati al martedì), che accompagna l’uscita dell’ultimo libro di Camillo Ruini. Da esso estraggo queste parole virgolettate del teologo Ratzinger: "«La divinità di Gesù», scrisse, «non verrebbe minimamente inficiata, quand´anche Gesù fosse nato da un normale matrimonio umano. No, perché la filiazione divina di cui parla la fede, non è un fatto biologico bensì ontologico»".

La cosa che non capisco è: quand’anche. Di che genere di ipotesi si tratta? Significa che il fatto biologico è irrilevante, oppure rileva ma quand’anche non rilevasse? Ma come fa a rilevare se quand’anche non rilevasse, ecc.? E se allora non rileva, perché elevarci sopra un dogma? E quando fu proclamato il dogma, rilevava o no? Il dogma fu proclamato nell’ignoranza del fatto biologico, o c’è una certezza di fede circa il fatto biologico?

(Infine, il mio interesse non è strettamente teologico, ma mi interessa la compromettente clausola "non biologico, bensì ontologico").

Colpo di scena!

Mentre Moby Dick  si avvia a vincere il grande concorso sui migliori romanzi americani di tutti i tempi lanciato da Leonardo Colombati su Perceber, la variantistica applicata con diavolerie digitali ai libri dello scrittore americano dimostra che Melville avrebbe seriamente pensato a far sopravvivere un po’ di gente alla fine del romanzo, non il solo Ishmael, e soprattutto a far uccidere la balena bianca.

Che veramente a volte non so cosa passi per la testa degli scrittori.