Amica elettrice, amico elettore, il 9 aprile si rinnovano le Camere: sei pronto al più solenne degli appuntamenti ai quali in una democrazia sia chiamato un cittadino? Hai individuato "il vero discrimine fra le forze elettorali nella prossima campagna"? Pensi ad esempio che esso stia nella "difesa dell’Occidente, della nostra tradizione giudaico-cristiana, dei nostri principi e valori"? Non sarai mica un ateo senza Dio? Non vuoi mica "nascondere la nostra identità giudaico-cristiana"? Non sei mica un relativista culturale? Non sei mica di quelli che hanno ridotto il continente a "un panino di burro che si perfora con un dito"? Ce li hai o no i cosiddetti?
Amica elettrice, amico elettore: l’ora è venuta. Lancia anche tu come il Presidente Pera un appello in difesa dell’Occidente! O almeno unisciti al Suo appello nella difesa della nostra irrisa dignità di europei. Della nostra tradizione, dei nostri principi. Ce li hai i principi, o sei una donna (un uomo) senza principi? Dio me ne scampi! Butta via, prima che sia troppo tardi, i libri di Spinoza, non leggere Nietzsche, non farti sorprendere con le Ricerche filosofiche sotto il braccio! Lascia perdere Derrida! E, permettimi, c’è un sacco di arte, di letteratura, di filosofia da debosciati in giro. Butta via tutto! Leggi Ruini, Leggi Ratzinger, leggi i libri del Presidente Pera!
(Lo ammetto: non ho tempo. Quando non ho tempo, un’intervista a Pera torna sempre utile)
la cosa che non mi torna è l’appello a gettare i libri. Lo sanno tutti che gli italiani non leggono!
Caro Massimo bisogna trovare qualcuno che ci faccia un bannerino come si deve.
Un salutone
pera presidente
un presidente a pera
pera il presidente
pera ti pare
una pera di presidente
più pera che pera
se pera non spera
se pera non si pera
alla pera di pera c’è una pera
la pera spera
la sfera a pera
la pera a sfera
si spera che non pera
chi pera non pera
un pera tira l’altro
un pera al giorno
un pò pera ed un pò spera
se pera non è pera
ti piace pera a pera
per pera una pera
una pera senza pera
questa pera non spera
ciao
raffaele
stai facendo un appello perché vengano fatti appelli?
aderisco, aderisco!
Per fortuna non hai tempo. Immagina se ne avessi…
Pera-llah!
io speriamo che me la cavo
qsad
AbbiDubbi
Mah, io ho letto Nietzsche (con poca passione), Spinoza (con passione maggiore), Wittgenstein (ancora in crescendo), Derrida (con rispetto ma progressivo distacco), e tuttavia ho firmato l’appello di Pera. Mi meraviglio, invece, di come uno come lei, che certamente ha letto tutti quei filosofi e con profitto, possa poi sostenere quel coacervo decisamente anticartesiano – per illuminante paradosso linguistico chiamato Unione – che va dagli arrembanti no-global al Don Clemente di Ceppaloni, passando per comunisti, postcomunisti, cattocomunisti, radicali libberali libberisti libbertari, ecologisti talebani, giustizialisti dall’italiano incerto, razzi, tric trac e castagnole. Più che un’unione politica mi pare un divorzio annunciato (dalla razionalità, poi, di sicuro).
Quanto all’arte, alla letteratura e alla filosofia che c’è in giro, basta andare alla Biennale di Venezia e a qualche fiera del libro (alla filosofia va un po’ meglio, ma non tantissimo) per rendersi conto che più che di roba da debosciati si tratta di roba da derubati (nel senso che ti fregano i soldi mollandoti patacche indegne e ciarpame kitsch da casalinghe annoiate).
Bernardo