Archivi del giorno: marzo 23, 2006

La squadra di governo

A meno di tre settimane dalle elezioni, con largo anticipo rispetto ad entrambi i poli, è già pronta la squadra di governo di Azioneparallela, prelevata interamente dalla colonna dei link a destra. Prego di leggere con attenzione e di confrontare poi con il governo attualmente in carica. Secondo me, non c’è partita.

Presidente del Consiglio: Ciccio
(Sottosegretari di sua nomina) 
 
Affari regionali: Formamentis Sottosegretari Tossani e Jazztrain (vivono in regioni a statuto speciale, mi pare)
Attuazione programma di governo: Porphyrios (non ha bisogno di sottosegretari, tanto è tignosa)
Innovazione e tecnologie: Morelli Sottosegretari: Cunundrum e Slystone (parlano i blog)
Italiani nel mondo: Bottone Sottosegretario Miic
Pari opportunità: Lipperini. Sottosegretario: Franci e Papino (facciamo pure la politica per la famiglia)
Politiche comunitarie: Windrosehotel (ha un respiro internazionale) Sottosegretari Milton e Minimokarma (l’europeismo in cassaforte, credo)
Riforme istituzionali e devoluzione (cambio di denominazione, tolgo la devoluzione): Ciccio (lui è così, si tiene le deleghe)
Rapporti con il Parlamento: Genna (ha già lavorato in Transatlantico) Sottosegretari Marco e Perceber
Sviluppo e coesione territoriale: abolito (ma esisteva un ministero simile?)
Affari esteri: Bazarov (una garanzia) Sottosegretario Likaios
Interno: Ffdes (anche il mio governo ha il suo Pisanu) Sottosegretari: Mucaria e Insolitacommedia
Giustizia: JimMomo (convintamente) Sottosegretari: Alderano e Diderot (secondo me, le carceri le svuotiamo)
Economia e finanze Fantastici Quattro (sono già in quattro e sanno far di conto, non han bisogno di sottosegretari)
Attività produttive: Attentialcane (con sufficiente pragmatismo) Sottosegretario The Wreck
Istruzione, Università e Ricerca. Giartosio Sottosegretari: Pbeneforti e Malesi
Lavoro e politiche sociali: Coccolini. Sottosegretario: Taniwha e Dadaumpa (e così abbiamo pure la politica per il lavoro giovanlie)
Difesa: Herakleitos Sottosegretari 2twins (difesa un po’ arcigna)
Politiche Agricole e forestali: Ivo Silvestro (mi perdonerà, ma l’ho scelto per il cognome!)
Ambiente e tutela del territorio (con competenze sui beni artistici): Vue (per contrappasso, credo), Herzog e Filoglotta
Infrastrutture e trasporti: Falso idillio, sottosegretario: Notturnoumano (costui s’ingegna)
Salute: Malvino (non ha assolutamente bisogno di sottosegretari)
Beni Culturali: Mozzi Sottosegretari: Senzaqualità, Blogregular e Spostati 
Comunicazioni: Giudamaccablog. Sottosegretari: Mae e Nardi
 
Ciò detto, non mi offendo se non raccolgono la cosa poiché sono il primo a non continuare giochini simili, ma vorrei vedere il governo di Ffdes, di Mucaria, di Nardi, di Bottone, dei Fantasticiquattro. E di qualche altro, ma non vorrei inondare il web.

Vedi Napoli e poi muori

"Per questo – scrive Baudrillard – a partire da una certa densità critica, per esempio quella del traffico, il comportamento razionale non paga più. Procedere a caso verso la propria meta è efficace quanto un percorso calcolato, come accade a Napoli, dove il disordine assoluto dà gli stessi risultati dell’ordine assoluto".

Trovo ora il fondo che il Direttore del Corriere del Mezzogiorno (supplemento meridionale del Corsera) ha dedicato alle poche righe di Baudrillard su Napoli, contenute nel suo ultimo libro. De Marco ha la cortesia di chiamare questo un luogo comune, però ‘attualizzato’ e ‘intellettualizzato’.

Ma è e resta un luogo comune, che se mai l’intellettualizzazione peggiora.

Dawkins: universal darwinism claim (e Dio)

Oggi è giornata di segnalazioni.
Trent’anni da Il gene egoista di R. Dawikins. Speciale di Darwin@LSE. L’importanza delle idee di Dawkins per Daniel Dennett sta in ciò, che esse si spingono dalla biologia molecolare fino alla filosofia, all in one unified vision. Pinker: quelle idee ci danno la possibilità di pensare una profonda comunanza fra la vita biologica e la mente. Il fisico Hillis: questo Dawkins è un pericoloso ragazzo, come Marx o Darwin (si noti l’assenza di Freud). Parte del pericolo sarebbe rappresentata dall’idea cibernetica, per alcuni la più importante dai tempi di Gesù Cristo.
In sede di presentazione si leggono altre cose interessanti:
 
"On the front page, the news pages, and the OpEd page of The New York Times on any given day and you will read about stem cell research, therapeutic cloning, synthesizing genes, Web 2.0, Internet 2, quantum computation, branes, extra dimensions, the Landscape, etc. This is evidence that third culture is the culture, that science is the culture".
 
E significative sono pure queste parole di Dennett (quando non sai obiettare a non so quale argomentazione scientifica, dici che è scientismo e hai fatto):
 
"When you can’t stand the implications of some scientific discipline X, but can’t think of any solid objections, you brand them instances of the sin of Xism and then you don’t have to take them seriously! What next? A review that warns about the pernicious ”meteorologism” that keeps scolding us about global warming, or the ”economism” that has the effrontery to inform us that the gap between rich and poor is growing?"
 
Nel numero, c’è anche Ian Mc Ewan (sull’importanza di una tradizione scientifica letteraria) e soprattutto lo stesso Dawkins, che risponde alla sollecitazione di Dennett: Il gene egoista è un saggio di filosofia. Dawkins osserva: se lo è, è perché non mi interessa solo come la vita è fatta, ma come deve esserlo. Mi interessa definire le condizioni di ogni possibile forma di vita. “So what are the general principles of life, wherever life might be found?”
 
Alcune domande esemplificano la questione: c’è vita solo se c’è DNA? Vi può essere una forma di vita complessa, ma non cellulare? L’informazione deve essere per forza molecolare? La genetica che noi conosciamo è digitale, e questo è – a quel che posso ipotizzare – il più autorevole candidato a carattere generale della vita, insieme alla selezione naturale.
(Mi par di capire: il DNA viene abbassato a uno dei modi in cui è possibile che la genetica digitale della vita si organizzi. Potentissima spiegazione che ripropone il problema filosofico discusso da Hegel nelle pagine sull’intelletto  della Fenomenologia dello Spirito: per spiegare il mondo, ho bisogno della legge universale e delle condizioni iniziali. Ma da dove diavolo vengono queste condizioni iniziali? Non vorrei per Dawkins che fosse necessario reintrodurre Dio!)

Heidegger

In italiano è uscito di recente Essere e Tempo nella classica traduzione di P. Chiodi, rivista ora da F. Volpi. Adesso è disponibile (nei Meridiani) anche la nuova traduzione di A. Marini, con testo tedesco a fronte. E nel resto del mondo? Per la traduzione francese, vi segnalo la disponibilità online della traduzione Martineau. Mentre i limiti della traduzione in inglese di Stambaugh sono presentati analiticamente qui.

Le segnalazioni heideggeriane proseguono. Hors-série del Magazine littéraire su Heidegger, uscito a marzo: le impressioni di lettura di phiblogzophe e di heidegger.over-blog.com