Vecchie novità

Ritorna lo Spinoza di Negri, L’anomalia selvaggia, insieme ai saggi successivi riproposto in un unico volume da DeriveApprodi. Filippo del Lucchese spiega in un bell’articolo che il libro di Negri ha avuto una “incredibile e meritata influenza”, nonostante la tesi originaria di Negri di una “doppia fondazione dell’impianto metafisico-politico spinoziano” sia stata in seguito rivista dallo stesso Negri. (E giustamente, perché insostenibile).
 
Dalla prefazione del libro del 7 aprile (la prefazione reca infatti le date: 7 aprile 1979-7 aprile 1980) traggo i motivi per i quali è utile studiare il pensiero di Spinoza secondo Negri. Sono tre.
Primo: “Spinoza non fonda il materialismo moderno nella sua più alta figura, non determina cioè l’orizzonte proprio della speculazione filosofica moderna e contemporanea, che è quello di una filosofia dell’essere immanente e dato, e dell’ateismo come negazione di un ordine presupposto all’agire umano e alla costituzione dell’essere”
Secondo: “Spinoza, quando affronta tematiche politiche (e la politica è uno degli assi fondamentali del suo pensiero) non fonda una forma non mistificata di democrazia. Vale a dire che Spinoza pone il problema della democrazia sul terreno del materialismo e quindi come critica di ogni mistificazione giuridica dello Stato”
Terzo: “Spinoza mostra che la storia della metafisica comprende alternative radicali […]. Esiste un’altra storia della metafisica. Quella benedetta contro quella maledetta”.
 
Sono in parziale disaccordo con tutti e tre i motivi, anche se a esporre qui il mio disaccordo rischio di farne una mera questione di parole.
Primo motivo. Non direi: filosofia dell’essere immanente e dato; non direi: ateismo come negazione.
Secondo motivo. Non direi: critica di ogni mistificazione giuridica
Terzo motivo. Non direi: storia (benedetta) contro storia (maledetta)

15 risposte a “Vecchie novità

  1. Chiedo seriamente: ci dai la tua sintesi di questi tre punti, senza temere la “mera questione di parole”? Cioè, tu “come diresti”?

  2. Caro neoclassico, ma come fai in un commento a un post qui sotto a scrivere “tu sei giovane e credi a tutto […] bisogna che oltre a studiare la filosofia ti abitui anche a pensarci un po’ sopra” e a chiedermi seriamente qui come la penso? Come vuoi che un “giovinetto” ti prenda sul serio?

  3. la data 7 aprile è biografica (credo sia noto il motivo).
    ma tu lo leggerai? (anche considerando che i motivi di parziale disaccordo non mi paiono così parziali).
    Io lo lessi molti anni fa, da studente assai ignorante di spinoza: mi pareva interessante (confesso: anche bello) ma più per il pensiero di negri che non per quello di spinoza – non so dire quanto fosse fedele, ammesso che sia importante. Ora con qualche anno di più e forse qualche ingenuità in meno devo ammettere che sono ugualmente ignorante su spinoza.

  4. Ha ragione b.georg: mica tanto parziali, i dissensi! Però anch’io non posso esimermi dal richiedere una sintesi, punto per punto, delle tue obiezioni. A questo punto ti tocca, temo!

    Saluti

  5. Sto rileggendo il libro (l’ho letto una prima volta una decina d’anni fa). Quanto alle differenze di vedute, mi tocca. Ma chissà quando, e chissà dove.

  6. Sto traversando (non propriamente leggendo) il libro di Negri. Che è “datato”, come tu rilevi: nel senso di un vero e proprio s-prigionamento della potentia spinoziana. A una prima occhiata, questo esser-datato mi pare la forza anomala del libro di Negri.
    E ti chiedo anch’io di precisare il tuo dissenso.

  7. tutti che ti tirano per la giacchetta.
    montezemolo ti fa una pippa
    🙂

  8. Siccome sono molto vecchio, mi par di vedere chiara una cosa sola: che nell’epoca tra Nietzsche e Adorno la cultura filosofica ha prodotto qualcosa di adeguato ai bisogni dell’uomo del nuovo tempo, e poi però si è fermata, facendo accademia e patetiche restaurazioni dell’antico (i Wittgenstein e gli Husserl hanno dato il metodo a questo neobarocco). Però a dietro a questo c’è la lunga mano astuta dell’umanità che vuol vivere: la quale a quelli della tua età ha imposto il compito (non gratificante) di credere a tutto per non pensare niente, affinché non vi lasciate prendere la mano con la critica che distrugge prima di aver capito. E’ ora, Mr. azione, che ciascuno torni ad esprimere BENE ciò che lo persuade, e che gli appare VERO. Ma occorre ancora tempo, molte ferite devono essere ancora sanate, perché si capisca cosa intendo.

  9. Ciò detto, il tuo parere sulle questioni di Spinoza mi interesserebbe sul serio, specie se fosse espresso con semplicità. Io dal canto mio penso che Spinoza venga oggi impropriamente attualizzato perché non si ha la capacità di leggere criticamente Hegel, salirgli sulle spalle e apprenderne senza cadere nelle sue frodi.

  10. Caro neoclassico, tu che sei molto vecchio saprai che nella filosofia classica (neoclassica non so bene) si dava un qualche valore alla condizioni che rendono possibile e fruttuoso un dialogo filosofico serio. E difficilmente capitava che qualcuno dicesse a un altro: vabbè, tu sei un pivello, un giovincello, tu forse studi ma certo non pensi a quel che studi, però adesso il tuo parere mi interessa, a patto che ti esprimi bene e con semplicità.
    Il giovincello in questione, se è davvero un giovincello, manda a quel paese il molto vecchio signore, ma siccome non è un giovincello si limita semplicemente a dire che a un anonimo che così mi interpella gli viene fatto di chiedere come possa pretendere che il giovincello creda che gli interessi veramente, seriamente quel che il molto vecchio signore pensa sia solo un giovincello che a nulla pensa e a tutto crede.

    (Agli altri: però tornerò a parlare del libro di Negri, a tempo e luogo).

  11. Ciao a tutti vi aspetto copiosi.

  12. Rispondi solo a chi ti adula e in te vede un maestro, Mr. Azione? Sei un bravo figliolo e intellegente, ma nato in una generazione che crede a tutto fingendo di non credere a niente. Io, che sono del 1927, finché mi resterà da vivere in te non vedrò mai altro che un pivello, però mi piacerebbe insegnarti a distinguere (dovrà restare un po’ di capacità critica in questa Italia).

  13. utente anonimo

    prima il post su scalzone, poi quello sui “versi” spinoziani di negri.. vuoi aprire di nuovo la ferita ad oreste , citando un suo “collega” più fortunato ( e intelligente) di lui, mentre si contorce dalla disperazione nella sua esiliata esistenza di parigi ?..

  14. Caro Mr. Neoclassico:
    1. tra l’adulazione e la derisione esiste una vasta gamma di atteggiamenti intermedi, tra i quali puoi scegliere;
    2. la stragrande maggior parte di coloro i quali leggono il blog e commentano non mi adula affatto;
    3. se non te ne accorgi, è perché forse ti manca un po’ di capacità critica;
    4. mettere l’anno di nascita non è un buon argomento, dalle mie parti;
    5. mettere l’anno di nascita e rimanere anonimi non vale nulla;
    6. io non credo a tutto e non fingo di non credere a niente
    7. più in generale, non fingo, e non fingo di credere;
    8. finché ti resterà da vivere ti consiglio, se posso permettermi di darti un consiglio, pivello qual sono, di metterti a vedere così migliori del sottoscritto, soprattutto per il giudizio che mostri di avere del sottoscritto;
    9. che se poi vuoi continuarmi a leggere, io ne sono contento, ma mi auguro che tu possa farlo per trarre profitto da questa lettura, invece che cercare semplici conferme ai propri pregiudizi
    10. per giunta, su un’intera generazione, che io non mi sento di rappresentare.

  15. utente anonimo

    IL RISULTATO:

    Azione “giovinetta” – Nonno neoclassico : 10 – 0 …

    Chi è il vero pivello?

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