Lucetta Scaraffia deve avere ricevuto la licenza di manifestare il suo pensiero al lunedì, al martedì, al mercoledì, al giovedì, al venerdì e alla domenica; di sabato, no. Purtroppo, il Corriere gli affida una rubrica di idee al sabato e i risultati si vedono. Poiché l’articolo di sabato scorso non aveva convinto molti, Lucetta Scaraffia ritorna sul’argomento questo sabato, e ripropone il cuore del suo ragionamento del sabato:
"Se ampliamo la distanza tra Islam e Occidente per realizzare i desideri di minoranze di individui – desideri che non sono dati per scontati nemmeno al’interno delle nostre culture – come mostra il risultato del referendum sulla legge 40 – non mettiamo le basi di uno scontro di civiltà vero e proprio, e per motivi meno fondamentali del riconoscimento di uguaglianza e libertà alle donne?".
La logica del capro espiatorio è nei confronti del capretto più rispettosa di quanto non sia Lucetta Scaraffia nei confronti delle minoranze. Fermo restando quanto ho già inorridito, mi domando: ma se si trattasse dei desideri di maggioranze di individui, Lucetta Scaraffia andrebbe allo scontro di civiltà, lancia in resta? In quel caso si lascerebbe dettare l’opportunità di non scatenare la terza guerra mondiale dai frivoli desideri di occidentali viziati, per quanto in maggioranza? Per esempio: le ballerine in tv. Non sono mica un diritto, la maggioranza li vuole ma inaspriscono lo scontro: io le toglierei di mezzo.