Più guardi, meno c’è da vedere. Il calcio potrebbe essere giocato anche senza palla: pochi noterebbero la differenza. IE’ il gioco ideale in un mondo postmoderno, espressione del nichilismo ormai prevalente in molte culture. In una partita non succede quasi nulla. Una vittoria per 2-0 ha dimensioni epiche, da guerra punica. Il goal mancato (roba che si verifica ogni mezz’ora) mette i tifosi in preda ad attacchi parossistici.
Il calcio: giovani che per lo più corrono senza uno scopo, metafora della mancanza di senso della vita. Solo un paese che soccombe al nichilismo può appassionarsi a uno sport simile, non l’America.
E non può appassionarsi l’America anche perché è uno sport contro natura. In cosa gli uomini si differenziano dagli altri animali? Per la testa e per le mani. In quasi tutti gli altri sport, la testa ha una adeguata protezione. Nel calcio, al contrario, la testa impatta deliberatamente la palla, ed è proibito l’uso delle mani.
Cannon & Lessner su The Weekly Standard, nel commentare USA-Italy
grazie, ho trovato interessante questa lieve ma non leggera analisi
interessante si, ma unilaterale
Secondo me sta male…
rimesparse
fondamentale la presentazione a fine articolo degli autori, cui farei leggere l’opera omnia di Osvaldo Soriano
“Frank Cannon and Richard Lessner, consultants with Capital City Partners, have spent most of the World Cup watching ESPN re-runs of the world’s strongest man contest.”
Infatti, gli Usa, avanguardia dell’umanità, si appassiona per quello sport dove fanno finta di menarsi: quella sì che è una metafora. Ah, starei ore a guardarli, altro che un colpo di tacco di quegli effeminati che giocano a calcio. Il futuro dell’umanità è nel restling; o nel restyling.
Rocco Pierri