"Un tempo i filosofi erano incaricati di dimostrare prima di tutto l’esistenza di Dio e l’immortalità dell’anima, ovvero proprio le cose di cui tutti all’epoca si dicevano convinti (ma non dovevano esserlo poi tanto, dato che avevano bisogno di ricorrere ai filosofi per certificarlo). Oggi, dai filosofi ci si aspetta che fondino la razionalità della scienza, la bontà della tecnologia e il sistema democratico liberale a cui vogliamo convertire tutto il pianeta con le buone o con le cattive. Ancora una volta, si chiede ai filosofi di rassicurarci su ciò di cui siamo già convinti (eppure qualche dubbio sottile ci rode: altrimenti perché ricorrere a filosofi?). Insegnanti, dentisti, giornalisti, bottegai, tutta la brava gente sia di sinistra che di destra è contenta se qualche professore pensa per loro, e garantisce loro che quello in cui credono ha una copertura filosofica adeguata, così come un assegno è adeguatamente coperto dalla banca".
S. Benvenuto, Derrida o dell’autodecostruzione (con una bella idea di decostruzione).