E sempre a proposito di A. Damasio, Alla ricerca di Spinoza, leggo per esempio: "Fu gratificante scoprire come l’esperienza del sentire un’emozione fosse effettivamente associata a una modificazione delle mappe neuronali dello stato del corpo" (p. 124). Vorrei capire meglio la gratificazione: se il risultato fosse stato diverso, se per esempio Damasio e la sua équipe non avessero registrato alcuna modificazione delle mappe neuronali dello stato del corpo, avrebbero ritenuto di aver buttato via i soldi dell’esperimento, e di qui la gratificazione, oppure cosa? Hanno seriamente creduto che fosse possibile sentire emozioni senza che qualche regione del cervello si attivasse? La soddisfazione consiste allora nell’essere riusciti a dare sperimentalmente torto agli spiritualisti più sfrenati?
P.S. No, ce l’aveva con gli scienziati: "fino a pochissimo tempo fa la scienza evitava accuratamente di assegnare i sentimenti a qualsiasi sistema cerebrale; si limitava a collocarli in qualche luogo evanescente nel cervello – o attorno ad esso"(p. 139).