Archivi del giorno: dicembre 2, 2006

Tu chiamale se vuoi emozioni

E sempre a proposito di A. Damasio, Alla ricerca di Spinoza, leggo per esempio: "Fu gratificante scoprire come l’esperienza del sentire un’emozione fosse effettivamente associata a una modificazione delle mappe neuronali dello stato del corpo" (p. 124). Vorrei capire meglio la gratificazione: se il risultato fosse stato diverso, se per esempio Damasio e la sua équipe non avessero registrato alcuna modificazione delle mappe neuronali dello stato del corpo, avrebbero ritenuto di aver buttato via i soldi dell’esperimento, e di qui la gratificazione, oppure cosa? Hanno seriamente creduto che fosse possibile sentire emozioni senza che qualche regione del cervello si attivasse? La soddisfazione consiste allora nell’essere riusciti a dare sperimentalmente torto agli spiritualisti più sfrenati?

P.S. No, ce l’aveva con gli scienziati: "fino a pochissimo tempo fa la scienza evitava accuratamente di assegnare i sentimenti a qualsiasi sistema cerebrale; si limitava a collocarli in qualche luogo evanescente nel cervello – o attorno ad esso"(p. 139).

Nintendo e la filosofia

La ‘filosofia’ della nuova console Wii Nintendo (in Italia esce il 7 dicembre) è: non si gioca premendo un bottone, ma si eseguono i gesti. La manette sarà volta a volta una spada, una mazza da golf, una palla da bowling, una racchetta. E tu non muovi solo le dita, ma tutto il corpo (qualche convincente esempio; qualche altro qui). A parte la straordinaria superiorità intuitiva di questo sistema di di gioco, c’è da scomodare William James e Antonio Damasio:

"James argued that all of our mental feelings actually begin in the body. Although our emotions feel ephemeral, they are rooted in the movements of our muscles and the palpitations of our flesh. Typical of his work, James’ evidence consisted of vivid examples stolen straight from real life, such as a person encountering a bear in the woods…Antonio Damasio realized that James was actually right: Most of our emotions are preceded by changes in our physical body…As Damasio notes, "The mind is embodied, not just embrained." L’autore di queste righe, Jonah Lehrer, s’è fatta una partita a Super Mario, ed ecco:

"This is the irony of the Wii: although it can’t compete with the visual realism of Sony and Microsoft, it ends up feeling much more realistic. When I was testing out the Wii, I was surprised by how the new controller completely altered my gaming experience. Because my body was forced to move as if I were actually fighting off some nasty monster, or swinging a golf club, or ducking a punch, my brain was convinced that I was really inside the game" (sott. mia).

Beh, a parte il risultato teorico (è che sto leggendo Alla ricerca di Spinoza), m’è venuta la voglia, m’è venuta!