Discorso di Papa Benedetto XVI sulla sana laicità.
"…La laicità si esprimerebbe nella totale separazione tra lo Stato e la Chiesa…". Uh, che obbrobbrio di laicità!Intrecciamoli un po’. Napolitano dice messa, Ratzinger apre le sedute parlamentari, Caffarra detta gli indirizzi della ricerca, e fuori gli atei dal Consiglio dei ministri.
"…La religione, essendo anche organizzata in strutture visibili, come avviene per la Chiesa, va riconosciuta come presenza comunitaria pubblica…". Cosa vuol dire? Che non si possono più distruggere le Chiese?
"…sia garantito il libero esercizio delle attività di culto – spirituali, culturali, educative e caritative – della comunità dei credenti…". Va bene garantiamo, ma perché non garantire anche le attività di culto sportive e ricreative?
"…presenza, in particolare, di ogni simbolo religioso nelle istituzioni pubbliche…". Di ogni simbolo religioso? Ma vi rendete conto! Ratzinger è un relativista sfrenato!
(Ma no! Il concetto sano di laicità è quello "che riconosce a Dio e alla sua [sua di Dio] legge morale, a Cristo e alla sua [sua di Dio] Chiesa il posto che ad essi spetta nella vita umana". Niente paura: la Chiesa che ha diritto al posto che le spetta è solo una)
(Più seriamente di me, Giuseppe Regalzi)
Non è l’effetto di una colossale confusione semantica sulla laicità? Del fatto che non si può più ridurla ad un semplice separatismo, secondo il noto detto evangelico?
Del fatto che i presunti laici abbiano accettato supinamente la distinzione cattolica tra laicità e laicismo? Non è giunta l’ora di accettare l’agone e di iniziare a riflettere sull’etica laica? E di non nascondersi il fatto che sì, certamente, può essere ostile alla religione, ma solo a quella che pretende di ridurre le scelte etiche e politiche all’obbedienza a precetti?
Ma come cavolo fa?!
-Alphader
incredibile…clamoroso…non ho parole