“Nessuno può dimostrare che la morte cerebrale determini la separazione dell’anima dal corpo e dunque la morte reale dell’individuo – ha continuato de Mattei –. C’è un alta probabilità che quel corpo cerebralmente leso conservi ancora un’anima, così come quasi certamente ha un’anima l’embrione nella prima fase dello sviluppo” (bioetiche, da zenit)
Roberto De Mattei, vice presidente del CNR, in forze all’Università di Cassino, mai visto in faccia (mai visto a un Consiglio di Dipartimento, e fino all’anno scorso stavamo nello stesso, mai visto a un Consiglio di Facoltà – ma forse non l’ho riconosciuto) – Roberto De Mattei, Consiglio Nazionale delle Ricerche (immagino: ricerche pneumatologiche) lascia intendere che c’è morte reale quando l’anima si separa dal corpo. Ora, siccome le macchine non mi pare registrino con facilità la separazione, sarebbe coerente proporre di non seppellire nessuno, in dubio essendo noi tutti pro vita. Dylan Dog, c’è del lavoro per te:
(Roberto De Mattei, quello dell’Associazione Lepanto, che purtroppo in rete non c’è più, ma di cui si possono ancora apprezzare le idee).
probabilmente è vicepresidente in quota a volonté, l’enfante prodige dell’udc che ha perorato la fondamentale causa del presepe all’ikea. insieme hanno dimostrato in modo inoppugnabile l’esistenza dell’anima. il testo sta nel numero 1378 di topolino.
Capito. Non è uno politicamente corretto. Meno male che ce ne sono ancora…
rimesparse
Spero che tu nell’ambito della scorrettezza sappia fare distinzioni.
anche perché De Mattei è senz’appello.
Che schifo di paese (commento banale natalizio).
Ciao, un articolo di tre anni e mezzo fa su De Mattei:
http://www.galileonet.it/Magazine/mag0327/0327_3.html
Purtroppo i link contenuti non funzionano piu’….