Archivi del giorno: gennaio 14, 2007

Le due sinistre (con agudeza)

A tutela della onorabilità di Giannini, e a proposito del suo editoriale di ieri, mi corre l’obbligo di riportare la risposta del Segretario al Venerabile (limitatamente al punto):

"Caro Venerabile […],

la frase che ti ha fatto andare su tutte le furie è: "Riformismo è anche prepensionare qualche decina di migliaia di nullafacenti nella scuola, nei ministeri e negli uffici pubblici, e non continuare a blindargli il posto a vita con stipendi che crescono più dell’inflazione". A me proprio non sembra che questa frase si possa interpretare come un attacco indirizzato tout court agli insegnanti, tale da giustificare la tua reazione. Mi pare che Giannini metta insieme, forse troppo "genericamente" e certamente dimenticando le università, le categorie più importanti del pubblico impiego per sollevare il problema dei nullafacenti che certamente prosperano numerosi. E poi, anche se volessimo parlare della scuola, io è da sempre che sento dire, ad esempio dagli insegnanti miei familiari, che molti bidelli non fanno niente e si incazzano se chiedi loro qualcosa, che gli amministrativi nelle segreterie sono spesso una piaga, e anche tra gli insegnanti ci sono alcuni, soprattutto tra quelli delle materie cosiddette minori (educazione fisica o musica o applicazioni tecniche, se questi sono ancora i nomi corretti), che di certo non si ammazzano di fatica (te lo ricordi il nostro caro Prof. A.?). Che poi, come si diceva ieri, sia difficilissimo intervenire per evitare che ciò accada, beh, quello è indubbio: ma è anche un altro problema. Quindi, caro V., davvero non vedo il motivo per imbufalirsi tanto come tu hai fatto, a maggior ragione se tieni conto del tono generale dell’articolo, che mi pare certamente improntato alla pacatezza".

P.S. Ora che ho letto l’articolo, devo segnalare anch’io questa straordinaria riflessione del pacato editorialista: "Il riformismo non è una categoria dello spirito. Semmai, ha qualcosa a che vedere con il materialismo". Che agudeza! E anche l’invenzione linguistica, l’aggettivo "ossimora", dimostra quanto talentuoso sia il giornalista.

Un contributo rasserenante al dibattito sul riformismo

(non avendo la connessione, mi limito a postare un prezioso contributo altrui al dibattito sul riformismo. Poicé è vero, indipendentemente dall’opinione del sottoscritto, che se ne dicono di fesserie. L’opinione non è a mia firma, né va considerata l’ultima parola sull’argomento, tuttavia mi piace il finale, e così mi assumo la responsabilità di pubblicarla)

"Caro segretario [non Fassino, ma l’ex segretario di una locale sezione dei DS, e da allora segretario per antonomasia], non per polemica, ma per capirci di più, vogliamo fare un riepilogo sul peso frenante della sinistra estrema all’interno della coalizione? Cioè a cosa si oppongono esattamente?
Perché, leggo sull’editoriale di Repubblica di sabato: "Ma della "lenzuolata" di liberalizzazioni annunciate da Bersani, dalla Reggia del Vanvitelli non è uscito neanche un "fazzoletto". Non un provvedimento per fermare l’odioso balzello ai clienti sulla ricarica dei telefonini. Non un decreto sull’estensione delle licenze per l’erogazione di carburante alla grande distribuzione. La chiave interpretativa di quello che è accaduto è affidata a due battute uguali e contrarie. "Li abbiamo fermati", commenta soddisfatto il leader di Rifondazione".
Dunque Rifondazione difende la Tim e le compagnie petrolifere? Naturalmente no, diciamo che l’editorialista non sa scrivere, o ha preferito appoggiarsi al luogo comune, che è sempre una gran comodità. E già che si trova, a fine articolo dice: "Riformismo è anche pre-pensionare qualche decina di migliaia di nullafacenti nella scuola, nei ministeri e negli uffici pubblici". Caro editorialista, mi hai rotto le palle: nullafacente sarai tu, forse. Nella scuola NON CI SONO decina di migliaia di nullafacenti; cosa ne pensate dei maestri delle elementari e delle materne? Gli diamo dei piccoli barbari viziati e ci restituiscono delle persone. Avete mai provato a insegnare alle medie? e anche alle superiori, gli insegnanti la pagnotta se la guadagnano, in percentuale molto ma molto superiore che nelle università, dove i prof. sono impiegati pubblici ma nessuno gliel’ha ancora spiegato. Non sono corporativo, e non sono risentito. Peggio: SONO AVVELENATO.
Un giorno, quando si sfasceranno le scuole in Italia capiremo quanto erano importanti e quale funzione sociale fondamentale assolvevano. Mi chiedo quale funzione sociale assolva oggi l’Università. E quando parlo delle Università, mi riferisco alla fauna che circola nelle facoltà cosiddette "umanistiche". Massimo Giannini: VAFFANCULO.
[Il Venerabile – anche lui per antonomasia]<!–
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From: n Alfonso Romano n

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Sent: Saturday, January 13, 2007 3:53 n PM

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Subject: Caserta

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Il summit casertano ha confermato il peso n frenante che la sinistra estrema ha all'interno della coalizione, in misura n largamente superiore a quello che è il suo effettivo peso in Parlamento e n nel paese. Non a caso Giordano ha trionfalmente dichiarato: "Li abbiamo n bloccati!". Ma è anche stato messo il dito in una piaga di cui finora non mi n ero granché accorto, e cioè la guerra tra DS e Margherita per evitare che un n partito faccia troppa ombra all'altro. Era successo col decreto Bersani n sulle liberalizzazioni, la Margherita era rimasta spiazzata e non a caso ai n primi di novembre Rutelli aveva consegnato a Prodi un dossier con una lunga n serie di altre liberalizzazioni di cui la Margherita si proponeva come n possibile sponsor. Ora, caro V., Rutelli non ha, ahinoi, frenato perché vuole n muoversi in maniera cauta in una materia comunque spinosa, ma semplicemente n perché non accetta che Bersani e i DS si prendano troppi meriti, anche e n forse soprattutto in relazione all'estenuante gestazione del Partito n Democratico che a questo punto chissà se vedrà mai la luce. E' triste, ma è n così, e, vi dirò, se si votasse in questo momento forse voterei scheda n bianca. Sarebbe invece tempo che chi le riforme le vuole fare davvero n uscisse allo scoperto e la si smettesse con l'alibi della sinistra estrema che n blocca tutto. Cari V. e L., su questo vi dò ragione, i comunisti frenano quasi n su tutto (voi mi date ragione su questo?), ma i cosiddetti riformisti usano n questa solenne verità come un alibi per mascherare le loro divisioni. Insomma, n un disastro.”,1]
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