Enzo Bianchi, su Repubblica di oggi, invita a riflettere fra l’altro sulle seguenti cose:
1 si puo’ essere agnostici, oppure atei, senza deridere i credenti; 2 si puo’ essere credenti senza pensare che i non credenti, siccome sbagliano, vadano corretti e guidati, 3 gli uni possono evitare di considerare che il male e’ oggi la presenza degli altri, e viceversa; 4 relativismo non e’ nichilismo; 5 l’affermazione Dio c’e’, tanto quanto l’affermazione Dio non c’e’, non e’ dell’ordine del sapere; 6 c’e’ posto per una spiritualita’ senza religione; 7 essa si nutre della domanda sul senso, e si alimenta nell’incontro con gli altri; 8 in questo posto ci si puo’ incontrare; 9 Mussolini una volta confesso’ di essere cattolico e anticristiano 10 Camus una volta disse: "poter essere santi senza Dio e’ il solo problema che io conosco".
In breve. 1 D’accordo 2 Difficile, ma d’accordo 3 D’accordo 4 D’accordissimo 5 Fuorviante 6 Accordo totale 7 Disaccordo totale 8 D’accordo 9 Se capisco bene, si tratta dunque del primo degli atei devoti. 10 In certo modo, anch’io.
Parte del mio disaccordo si spiega cosi’. Per Bianchi (e Dostoevskij), "Se Dio non c’e’ tutto e’ permesso" e’ l’abisso del nichilismo; per me, "Se Dio c’e’ tutto e’ permesso" e’ la santita’. (Ma, non chiedo la santita’, sull’umanita’ ci si puo’ incontrare)