Il nuovo Presidente della Cei avrebbe dichiarato:
"Perché dire di no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico, riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia? Perché dire di no? Perché dire di no all’incesto come in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene? Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano?".
Ma avesse dichiarato solo questo. Bagnasco ha anche detto: "Nel momento in cui si perde la concezione corretta autotrascendente della persona umana non vi è più un criterio di giudizio per valutare il bene e il male".
Qui posso dire con cognizione di causa: vedo che anche all’arcivescovo capita di dire clamorose, metafisiche scemenze. La concezione corretta autotrascendente!! E senza, niente bene e male!! Poi l’arcivescovo dice: "Oggi ci scandalizziamo, ma, a pensarci bene, se viene a cadere il criterio antropologico dell’etica che riguarda la natura umana, che è anzitutto un dato di natura e non di cultura, è difficile dire ‘no’. Perché dire ‘no a questo o a quell’altro?".
Tutto insieme: che ci vuole? La concezione corretta autotrascendente (ma che è?) e il dato di natura. Olè. Ma quanti slogati cascami metafisici è necessario sforzarsi di tenere su per dirsi cattolici secondo il magistero di quest’arcivescovo qua?
(Post della serie di sotto: a volte la realtà…: ma che l’hanno eletto a fare, un papa teologo?)