Alla fine vorra’ dire che il Manifesto per il partito democratico me lo leggero’ con attenzione. Vassallo dice giustamente che non puo’ che scontentare il socialista perche’ non e’ abbastanza socialista, il liberale perche’ non e’ abbastanza liberale, il popolare perche’ non e’ abbastanza popolare. Questo pero’ non vuol dire che e’ autenticamente un’altra e piu’ avanzata cosa. Vassallo ha ragione di osservare che non si troverebbero quattro venerati maestri disposti a entusiasmarsi per esso, se non a patto di averlo prodotto loro, il Manifesto.
Ma il punto vero, spiega Vassallo, e’ se uno il partito democratico lo vuole fare oppure no. E indubbiamente ha ragione: se uno vuole fare il partito democratico, il Manifesto e’ determinato abbastanza da costituire una buona piattaforma di partenza. Se uno non lo vuole fare, non gli andra’ mai bene niente.
(E io sono d’accordo, ma andra’ che alla fine il Manifesto per il partito democratico non sara’ allora necessario che lo legga con la dovuta attenzione)