"Crollato il muro di Berlino, la sinistra italiana e lo schieramento progressista stavano dando l’addio al marxismo e al suo mito classista per convertirsi repentinamente a un individualismo libertario sempre più volto a modelli di vita fruitori e a orizzonti ideologici dominati dalla ragione strumentale dello scientismo. Egli capì"
Egli è Ruini, e chi scrive è Della Loggia. Ruini capì che si stava aprendo la pagina del tutto nuova della "obliterazione e manipolazione della natura".
Sono io che, invece, non ho capito com’è che quando si parla, a destra, della caduta del muro e di quel che è diventato (o sta cercando faticosamente di diventare) la sinistra, spunti quasi una lacrimuccia per il tempo che fu. Galli della Loggia apprezza i Turigliatto e i Rossi? Se non li apprezza, si sbaglia, perché troverà da quelle parti le stesse sue paure.
P.S. I "modelli di vita fruitori" non l’avevo ancora letta.