Scemenze metafisiche

Il nuovo Presidente della Cei avrebbe dichiarato:

"Perché dire di no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico, riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia? Perché dire di no? Perché dire di no all’incesto come in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene? Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano?".

Ma avesse dichiarato solo questo. Bagnasco ha anche detto: "Nel momento in cui si perde la concezione corretta autotrascendente della persona umana non vi è più un criterio di giudizio per valutare il bene e il male".

Qui posso dire con cognizione di causa: vedo che anche all’arcivescovo capita di dire clamorose, metafisiche scemenze. La concezione corretta autotrascendente!! E senza, niente bene e male!! Poi l’arcivescovo dice: "Oggi ci scandalizziamo, ma, a pensarci bene, se viene a cadere il criterio antropologico dell’etica che riguarda la natura umana, che è anzitutto un dato di natura e non di cultura, è difficile dire ‘no’. Perché dire ‘no a questo o a quell’altro?".

Tutto insieme: che ci vuole? La concezione corretta autotrascendente (ma che è?) e il dato di natura. Olè. Ma quanti slogati cascami metafisici è necessario sforzarsi di tenere su per dirsi cattolici secondo il magistero di quest’arcivescovo qua?

(Post della serie di sotto: a volte la realtà…: ma che l’hanno eletto a fare, un papa teologo?)

11 risposte a “Scemenze metafisiche

  1. domanda consapevolmente pretestuosa. ex hitlerjugend, al papa già lobotomizzato il buon joseph fece firmare quella trentina di nomine cardinalizie per poi manovrarle per bene sotto gli affreschi di Michele Angelo Bonarroti. dell’habemus si ricorda la sua faccia fegatosa, forse dispeptica, mentre vespa chuchotava estatico: che nome aristocratico, benedetto XVI…

  2. Lascia perdere i cascami (io li lascio perdere). Pone una domanda. Perché dire no a questo o a quell’altro? Rispondigli (io provo a rispondere).

  3. “consapevolmente pretestuosa”. e che t’aspetti? les chiens ne font pas les chats. ne lui donne pas du canigou.

  4. (sembra incredibile, ma il cuore non ha bisogno della conoscenza dell’anatomia per sapere dove spedire il sangue.)

    La cosa sorprendente, comunque, è come questi signori possano pensare che una persona che convive e ha un figlio e magari un cuore semplice e non avvezzo alle sottigliezze, possa non offendersi a morte ascoltando queste stronzate, e insieme guardando il proprio pupo (cioè il frutto di un disordine o confusione morale che in altra quantità, ma non altra natura, significa pedofilia e incesto).
    Il prossimo prete che suonerà alla nostra porta per benedire qualcosa sarà meglio si porti un casco, o un biglietto di scuse molto convincente.

    (poi, potrebbero almeno fargli un corso veloce di recupero: “autotrascendente” che cazzo vuol dire?)

  5. Su Leftwing domani c’è abbastanza per stendere la risposta

  6. Una postilla: per dirsi cattolici eccetera eccetera non c’è nemmeno bisogno di essere d’accordo con un decimo delle cose che dice l’arcivescovo. Così, per puntualizzare (e per provare a garantire l’incolumità dell’ignaro – e probabilmente incolpevole – sacerdote che passerà a benedire la casa di b.georg).

  7. Come dire di no?
    Sui DICO, penso che si debba dire ‘sì’, ma è un altro discorso. Glisso sull’incesto e passo alla pedofilia: perché dire di no alla pedofilia? Ad esempio perché non c’è consenso maturo, non è un rapporto tra persone consenzienti.
    A me basta.

  8. ffdes, nel segnalarti che il redirect dei link al tuo blog non funzionano (si è inviati ad altri blog, a meno che non sia un problema mio, ma non credo) preciso che non ho intenzione di bastonare il probabilmente incolpevole sacerdote – siamo personcine civili dopotutto e gli eccessi retorici fanno parte del gioco. anzi, sicuramente, ne conosco, ci sono anche sacerdoti perplessi, che non si pongono di primo acchito questioni teologiche o di fondamento della legge, ma sono presi dal dubbio, e spererei anche da un po’ di preoccupazione, di fronte a un esercizio pastorale che comprende le offese gratuite (poi si sa che è stato frainteso, la stampa, lui non voleva dire, non c’era, e se c’era dormiva). costoro hanno la mia stima, e immagino che esprimano un modo sano di essere cattolici.
    per gli altri il consiglio – retorico – del casco mi pare il minimo.

    (e detto tra noi: se ti dicessero che la tua relazione – e i suoi frutti viventi, dato che le cause producono effetti – stanno al gradino basso di in una scala per natura esterna a un’etica antropologicamente fondata, al cui sommo sta la pedofilia, non è che ti incazzeresti un pochetto?)

  9. ops, immagino di essere cascato in un furbissimo pesce d’aprile 🙂

  10. Scusate l’ignoranza filosofica, ma in corretti termini metafisici come si dice Signor Arcivescovo mi sa che ha detto una ca***ta?

  11. Ivo: non fa una grinza.

    B.georg: sì, era un pesce d’aprile. E certo che m’incazzerei.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...