Terrorismo dal volto umano, ma pur sempre terrorismo. E come l’altro ripugnante, "altrettanto" ripugnante. Cioè: ti ripugna il kamikaze? Ti ripugna Osama Bin Laden? Beh, a mons. Amato ripugnano nella stessa maniera, ripugnano "altrettanto", gli abortisti (e/o tutto ciò che concorre a).
Mons. Amato non è un arcivescovo qualunque (che già, essendo arcivescovo, non sarebbe qualunque). No, è il segretario della Congregazione della Dottrina della Fede. Che si lamenta perché "purtroppo" (purtroppo) non gli è dato di chiudere le biblioteche e le cineteche del male. Le deve accettare con cristiana sopportazione, immagino.
Ho preso queste piacevolezze dall’intervento di mons. Amato qui, ma ha richiamato la mia attenzione su di esse, stamane, luigi de marchi, su Radio Radicale. Ovviamente, nessuno vuole impedire a mons. Amato di dire le cose orrende che dice, non è che ora mi salta su qualcuno il quale si lamenta che si vuole zittire mons. Amato o la Chiesa. Ma nient’affatto. Io mi auguro che consentano a mons. Amato di dire queste cose alle 20.30 a reti unificate, nei panni più solenni che la sua veste ufficiale gli dona. Mi auguro che qualcuno gli metta a disposizione anche le immagini da mandare mentre lui parla dei mattatoi, le cliniche dove si abortisce essendo per lui dei mattatoi. E le immagini delle stragi terroriste, sottotitolate dalle sue parole. Bambini dilaniati dalle bombe e medici ospedalieri che fanno il loro mestiere. Per rendere il tutto più vivido e impressionante. Così almeno mons. Amato non parlerebbe più delle "centrali oscure, laboratorio di pensieri falsi" che inquinano la verità. Dopodiché mi prenderei solo un minuto per informare i telespettatori che questa è l’opinione della Chiesa cattolica apostolica romana,o almeno della sua gerarchia, e che vi sono al mondo altre Chiese cristiane, altri pastori cristiani, che non possono non inorridire ascoltando le parole di mons. Amato. E leggerei una pagina del Vangelo, una a caso: Così: per par condicio)
ma tu sei cattolico?
È cattolico, Azioneparallela?
In attesa di risposta “ufficiale”, un veloce aneddoto.
Il discorso più lucido e limpido sulla fede (su cosa significa credere, su cosa è il cristianesimo) l’ho sentito da due persone che poi, dopo il loro accorato appello allo spirito, si sono candidamente dette non credenti, hanno riconosciuto di non potersi definire credenti (si tratta di Vincenzo Vitiello e Roberta De Monticelli).
Provo a riassumere con un piccolo paradosso: se la fede è essenzialmente ricerca e interrogazione, forse questi arcivescovi credono troppo, e non si interrogano più. E allora, paradossalmente, il vero credente è chi non crede.
ora a mons amato metteranno la scorta
ma com’è che vien fuori la domanda, in virtù della par condicio?
Solo perché sei un amico, ti scrivo quanto segue (sai che in ‘sto periodo un po’ mi costa). Pensa che invece io il “purtroppo” del monsignore lo trovo persino commovente. Mi pare espressione del desiderio di essere Tex Willer (o l’Uomo Ragno, o l’eroe che volete voi) accompagnato dalla chiara coscienza che nessuno può arrogarsi il diritto di sostituirsi a Dio per giudicare il male. Ti concedo l’oscenità di quel “purtroppo” solo se tu mi concedi l’impresentabilità di Tex come modello etico-estetico-letterario. Poi con i fan del ranger te la vedi tu, però. (Quanto al resto, più seriamente: Amato calca i toni oltre il limite della ragionevolezza – ma davvero ha parlato di mattatoi? -, e ciò non va bene; però un problema serio lo solleva, e cioè quello della rettitudine del nostro dire e pensare a ciò che è, quanto meno, borderline, e ciò non mi sembra affatto orrendo).
meglio una paginetta del De Spiritu et de piis servandis consuetudinibus a ribadire che ‘solo i cattolici sono veri cristiani’. in seguito, l’ottimo Echevarrìa Rodriguez che esortava ‘le truppe combattenti, con la più severa disciplina, ad erigere una nuova linea maginot contro il pensiero occidentale’. mondovisione 20.30, la raffinata parola della truppa combattente opusdeiana tuoni apocalittica, e restituisca alla cena del cristiano quell’indimenticabile sapore di Licet ab initio. alles ist betrug, caro adinolfi, non resta che attendere.
monsignor amato è uscito con l’indulto?