Archivi del giorno: Maggio 5, 2007

La critica della democrazia

Metto insieme due cose. La prima: la raccolta (appena uscita) di interventi Le temp prèsent di Claude Lefort, recensita da Le monde. Si trovano le principali linee di riflessione di Lefort su totalitarismo e democrazia, e in particolare l’idea che la democrazia disincorpori il potere (in democrazia, "il luogo del potere è un luogo vuoto).

La seconda: la critica ‘realista’ di Mario Tronti alla democrazia (apparsa nel volume Guerra e democrazia edito da Manifestolibri, è ripresa in Millepiani). Questa critica ha un pregio. Dice: non possiamo più distinguere l’ideale democratico e la democrazia reale, così come effettivamente si esercita nei paesi capitalistici occidentali. Non è dunque che la democrazia reale non mantenga promesse contenute nell’idea: non le può contenere e non le può soddisfare. Tronti poi scrive:  "Perché almeno il corpo del re [cf. Kantorovicz] era doppio, perché c’era ancora sacralizzazione del potere. Ora invece, con la secolarizzazione del potere, il corpo del popolo è unico, è univoco".

In breve: io credo che abbia invece ragione Lefort, credo cioè che la democrazia disincorpori, e che proprio perciò i corpi non vi ritrovino il proprio desiderio. Così ha ragione Tronti a dire che il tradimento dell’ideale democratico non è un accidente, ma non è un accidente, e accompagna anzi necessariamente la democrazia, anche il riproporsi ‘desiderante’ della sua critica.

(E’ dura patire il vuoto).