Archivi del giorno: Maggio 20, 2007

Tre quarti e un quarto

I tre quarti dell’articolo di Andrea Romano in cui si cercano di incoraggiare i passi avanti nell’incontro tra laici e cattolici mi van bene. Mi vanno bene auspici e passi avanti, ragionevolezza e dialogo: tutto. Però nell’ultimo quarto leggo:

"C’è dunque chi prova ad uscire dalla contrapposizione ideologica e identitaria che negli ultimi anni ci è stata imposta intorno ai nuovi dilemmi sulla vita e sui costumi sessuali. Una guerra di trincea combattuta tra due Chiese uguali e contrarie: quella di un cattolicesimo piegato dai vescovi dentro una militanza conservatrice e politicistica, e quella di un laicismo fiero della propria purezza e della propria totale impotenza. L’Italia ha assistito allo scontro con una prevalenza di distacco, tra le tante vampate di partigianeria politica. Probabilmente perché il Paese reale è anche su questo più avanzato delle sue avanguardie militanti, cattoliche o laiciste che siano. E non avrebbe molti dubbi a dirsi favorevole ad una ragionevole tutela dei diritti delle coppie di fatto, così come alla garanzia della dignità di noi tutti nel passaggio finale della vita. Ben venga dunque il tentativo di Fassino. E c’è da sperare che da oggi la discussione politica sui confini bioetici e sui costumi affettivi possa davvero fare un passo avanti".

Ora: 1. attribuisco a pigrizia intellettuale, o a moda giornalistica, questa storia delle due Chiese eguali e contrarie. Vorrei da Romano un esempio concreto di ciò che darebbe al laicismo (così lo chiama) l’aspetto di una Chiesa. 2. Io non so se il Paese reale sia più avanzato: forse s’è stufato. forse è facile a stufarsi. Ad ogni modo, un paese avanzato che si fa rappresentare da una classe politica arretrata è un paese arretrato, e di molto. 3. Dica Romano in quale punto la proposta di legge sui Dico contiene una irragionevole tutela dei diritti delle coppie di fatto (la raccomandata a casa? Ah, d’accordo, ma allora non avevo capito: tu vuoi una legge meno pallida!); 4. Il tentativo di Fassino non so ancora bene come evolverà. Mi pare che le cose stiano al Senato così, e aspetto di capire.

Post per gamba sola

Campeggia la foto con la scritta "Festival della Filosofia", e finora non ho detto una parola (né potevo, beninteso, non avendo in nessun modo partecipato): Ma ora, visto che sotto quella foto stanno Flores d’Arcais e Ferrara, e visto che ho letto l’intera pagina, qualcosa debbo pur dirla.

Su due passaggi. Il primo. Ferrara dice: state lì a paventare le guerre di religione, rappresentate uno scenario in cui "sembra che noi abbiamo alle spalle le guerre di religione", e invece alle spalle abbiamo il Novecento, il secolo dei totalitarismi resi possibili da pensieri nichilistici, antiumanistici, atei. Casomai, le guerre di religione le abbiamo davanti. Qui uno vorrebbe semplicemente obiettare: appunto.

Il secondo. Ferrara vuole che si riconosca che il problema c’è, e non si può far finta che non ci sia. E riconosciamolo: il problema c’è. Qual è il problema? Lo spettro dell’eugenetica (tolgo lo spettro, sennò pare che non voglia proprio ammetterlo, e invece ammetto e riconosco). E più sotto, più profondo, è il problema comportato dal pensiero terribile che se qualcosa si può fare, allora perché non farlo. Qui uno vorrebbe semplicemente obiettare: ma non è che siccome c’è il problema dobbiamo appaltare il diritto di trovare la soluzione a qualcuno, o no? (Ascoltare: come no?, mi sono appena letto l’intera pagina! Al solito, però non solo la soluzione in pagina non c’è, ma c’è la tendenza a passare troppo velocemente dal problema al mettere la soluzione nelle mani di qualcuno). Poi uno vorrebbe obiettare ancora, altrettanto semplicemente: ma se qualcosa si può fare, non è che basti dire che non si deve fare perché non lo si faccia, o no? E poi, si rende conto Ferrara che se qualcuno dice che l’uomo non è un vero uomo se non sottomette la donna, perciò se per esempio le donne vogliono votare e dire la loro va a rotoli la civiltà, siamo allo stesso punto? Sa Ferrara che per secoli si sono scomodate sul punto le stesse cose che scomoda lui (scenari babilonici, sovversione dell’ordine della natura e via elencando)? Allora, io sono di sicuro disposto a non fare qualcosa, pur potendola fare, se qualcuno mi dà le ragioni per non farla (e direi pure che, in verità, se non la faccio ho già le mie buone ragioni), ma voglio vedere bene le ragioni, e non è che siccome non sia mai!, si può fare tutto!, allora datemi ragioni come che siano (e addirittura le stesse ragioni prima usate per sottomettere le donne).

Poi c’è un’ultima cosa, alla quale tengo di più. Qualcuno vieta agli uomini di andare al lavoro saltellando su una gamba sola? Convenite che è alquanto innaturale? Vi rendete conto che se ci mettessimo tutti a andar su una gamba sola sarebbe un guaio? Anche insegnare alle future generazioni come si cammina decentemente diventerebbe problematico: il futuro sarebbe a rischio. Chissà quanti incidenti. Bene: ce lo mettiamo un divieto per gamba sola? Eppure si può fare: qualcuno teme che si farà? O è possibile che certe cose non si facciano perché si hanno ottime ragioni per non farle? Ad esempio: non mi piace, è faticoso, è ridicolo, non ne vale la pena, magari un’altra volta, mi preoccupa, non so bene perché dovrei, gli altri no perché allora io, gli altri sì allora io no, non mi riesce di leggere saltellando, calpesto con forza raddoppiata le cacche di cane, povera rotula, perdo l’equilibrio, non ho l’età, prova tu a dare un gran bacio in quel modo, ma dai,è demenziale!, se andiamo in sincrono facciamo crollare i ponti, mi si gualcisce la camicia; e chi più ne ha più ne metta. Son tutte ragioni che non provengono da una doverosissima morale, e che tuttavia riescono efficacissime. Perché Ferrara non si mette sulla via di queste molteplici e più umane ragioni? Per ora, alla prova dei fatti, han funzionato meglio. La ragione che invece dà, è che altrimenti tutto va a rotoli. Ma tutto cosa? Ma cosa precisamente va a rotoli se gli omosessuali si sposano, a parte l’immagine che Ferrara ha dell’uomo? Crede davvero che i Dico facciano venire giù tutta la montagna?