Oggi a pranzo, ho finalmente capito cosa passasse per la testa di Nerone, quando volle incendiare Roma. Ero al decimo piano dell’Hotel, di fronte a Castel dell’Ovo, tutte stucchi, tende e vetrate, musica napoletana (solo musica, niente parole) appena accennata in sottofondo, un mare immobile e perfettamente indifferente, la sala vuota, il vino, una luminosità diffusa, tre camerieri immobili contro le pareti, e non ho potuto non pensare a quanto tutto ciò fosse intollerabile, mentre Napoli, tutta la cintura napoletana, puzza di rifiuti, di immondizia, di fumi maleodoranti. Non al decimo piano, però; non dietro le vetrate insonorizzate dell’albergo.
Napoli è lo scialo. Delle bellezza e dell’immondizia. Per non sentire neanche un grammo di responsabilità in un simile spreco, bisognerebbe bruciare tutto, tutto.
Azioneparallela 
vero, solo la bellezza ci salva dal nichilismo assoluto ma la città è solo un intrepido generale senza patria. come già detto l’inferno è romantico a patto che se ne possa uscire a piacimento, possibilmente addormentati su un volo verso ginevra, e svegliati dall’aroma del caffè portato da una fantesca dagli occhi di ghiaccio
la catarsi, in effetti, la catarsi.
O anche: l’unico modo per vincere, è perdere defintivamente.
O anche: l’unico modo per avere un nuovo inizio, è che prima ci sia una fine.
Si può fare, si può fare.
“bruciare tutto, tutto” non equivale a non risolvere il problema?
Più che bruciare tutto bisognerebbe mettere al rogo (metaforicamente)chi amministra la cosa pubblica e invece li premiamo (e distogliamo dai loro assai + urgenti problemi) inserendoli nel Comitato per il Pd.
Mah!
Barbara
per puro coso mi sono inbattuto nel tuo blog..complimenti, molto interessante!da studente in filosofia a salerno quale sono, mi ha fatto piacere leggere di racinaro e vitiello!
ciao, leonardo.
Scusami Massimo, ma l’hai sentita l’ultima di Parisi? A proposito dei 45 saggi dice: “Tutti vecchi”, e lui che cazzo è?
AD
Caro Massimo, ho litigato con parecchi “compagni”, perché alle ultime amministrative non ho votato Bassolino (che era uno dei miei idoli). Tu immagino che l’avrai votato; piuttosto che bruciare, ché poi magari ci penserà il Vesuvio ma Dio non voglia, la prossima volta, ségati le mani, e astieniti. E se hai una vista sul Golfo come quella che avevi, goditela senza sociologismi, ché spesso bellezza e degrado si tengono, anche se è un peccato, ma a volte una ragione c’è.
Il venerabile, in questo caso pompiere
Astieniti no
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