Sempre sul filone spazzatura, non posso non segnalare l’articolo di Gian Antonio Stella sul paesotto a una manciata di chilometri dai cumuli di spazzatura: Mercato San Severino (in verità, se n’era già occupato Report). Il paesotto è a meno di una manciata di chilometri dal paesotto in cui vivo io, ed è Copenaghen pure questo: raccolta differenziata, e niente cassonetti della spazzatura, salvo la raccolta del vetro (c’è una piccola complicazione con i pannolini, che non vengono raccolti ogni giorno, oppure sì, non ricordo, ma in ogni caso in apposite buste distribuite in numero inferore alla capacità produttiva di mio figlio: ma son sciocchezze). Tra Mercato San Severino e Baronissi c’è Fisciano, dove ha sede l’Università di Salerno, e neanche lì ci sono i casonnetti (salvo nell’Università di Salerno). Insomma, com’è verde questa Valle (dell’Irno). Mercato San Severino, infine, ha pure la premialità (chi raccoglie meglio paga meno), noi no.
Un’ultima cosa: il vicesindaco Romano (dopo due elezioni, non potendo più essere eletto fa il sindaco da vicesindaco) viene presentato come vicino ad AN: in realtà, era di AN, ma come spesso accade (sopratutto nei paesotti) con i sindaci che divengono grandezze politiche in proprio, ha avuto attriti col partito di provenienza. Viene poi presentato comm docente universitario, ma non è un docente universitario.
E sopratutto, caro Gian Antonio Stella: "docente universitario di storia e geografia". Di storia e geografia? Ma è possibile che un giornalista come Stella creda che esistano i docenti universitari di storia e geografia?
P.S. Per i cultori di storia locale, l’articolo si chiude con l’intervista al Sindaco di Salerno, De Luca, che di Napoli e di Bassolino (pur compagno di partito) non ne può più. E, vista la monnezza, riesce difficile dargli torto.
Il problema di scrivere da fuori. Per dire, oggi ci sono un paio di articoli (Riformista e Foglio) sulla candidata alle comunali di Genova (la Marta Vincenzi) che contengono – accanto a cose giustissime e centratissime – grossolani errori.
Intendi fuori all’estero? Capisco infatti che si possa non avere il tempo di controllare se Romano sia docente universitario, o semplicemente stare al fatto che ha tenuto alcune docenze universitarie (così mi pare che sia), ma bisogna vivere in quale paese per pensare che nel sistema universitario italiano, e non solo alle scuole medie, c’è qualcuno che insegna storia e geografia?
illustre docente universitario, per giunta di storia, con quella faccia e quell’età è assai improbabile (sa com’è, magari sul tema qualcosa noi la si può dire). è evidente il grossolano errore di sovrapposizione e di omonimie in cui anche stella è caduto (g. romano del s.o.b?). resta il fatto che i quotidiani si leggono su carta. e nessuno tocchi g.a. stella
fosse stato possibile, sarebbe stato il mio sogno diventare docente universitario di storia&geografia!
io darei il massimo come docente universitario di applicazioni tecniche
g
no, no, Massimo. volevo dire di quella cosa su An. l’errore dell’università è indifendibile
adlimina, e chi è questo g.romano del s.o.b.? e che è questo s.o.b.?
a.romano del s.u.b.
mi sto chiedendo se davvero esistano indidividui pronti a pensare che uno scrittore, un sacrosanto editorialista della vecchia scuola, uno di quelli che prima di mettere mano alla penna – a differenza di molti in questi luoghi ameni – ancora consultano (testi, fonti, documenti, se occorre chiarire), una delle due o tre firme che ad oggi giustifichi l’acquisto di quel quotidiano, possa essere a tal punto disinformato da scrivere una cosa simile nel pieno delle sue facoltà. suvvia, mano al metodo: strumento e analisi, si saopia leggere tra le righe. perché è intollerabile vedere che ogni cosa che si sa debba qui dentro divenire cosmica, perché il solo fatto di conoscere un po’ di sintassi e qualche vocabolo non legittima a sentirsi pronti ad avere opinioni. ma sto solo riflettendo, non voglio nemmeno darmi una risposta. detto questo, ottime cose
Lode a Stella, su questo tutti d’accordo. Ma cosa dobbiamo leggere tra le righe quando uno scrive ‘docente universitario di storia e geografia’? Adlimina, su dai, illumina un comune mortale!
(E, ripeto, chi è questo g.romano del s.o.b.?)
a.romano del s.u.b.
ma insomma! siamo uomini o ricercatori? (adlimina, ricomponiti)
L’argomento per imposibile, cara adlimina non mi convince. Non è la prima volta che Stella sbaglia qualcosina (diciamo), ma non voglio impedire a nessuno di considerarlo uno di quei pochi che.Quanto alla tua frase:
“è intollerabile vedere che ogni cosa che si sa debba qui dentro divenire cosmica, perché il solo fatto di conoscere un po’ di sintassi e qualche vocabolo non legittima a sentirsi pronti ad avere opinioni”, dici che stai ancora riflettendo. Bene: rifletti, che è meglio.
“rifletti, che è meglio”. pensiero forte
ah ma guarda che mai come stavolta mi riferivo ad altri che non a te. pensavo fosse chiaro ma vedo che non hai colto la mia ferrea convinzione che nella vita come nei blog sono in grado di riconoscere chi si ‘batte’ con onore. … diciamo.
mi ricompongo:)
Elimina e Battaglione, du’ palle!
Adlimina, non è che io debba cogliere: è che va bene l’anonimato, ma il parlare generico no, non va bene. Non è che mi sia scervellato per capire a chi ti riferissi, è che io per esempio scrivo a te, e per cominciare metto il tuo nickname. Si può fare, no?
(Inconnu, l’importante è esserci, no?)
mozione accolta, adinolfi. anonimo quindici, si scansi, sto parlando con una persona che conosce più di mille parole. lei com’è messo? stuprare si può, ma non con una fetta di saint honoré
Sarà stato un lapsus freudiano quello di un due, tre, Stella. Sarà che in passato ha subito le attenzioni di un suo professore che si diceva di storia, ma che invece “praticava” geografia (umana), chissà. Magari aspirava a diventare docente egli stesso, di storia ad esempio, ed invece si è ritrovato a studiare geografia (politica), ma senza successo, e si è dato al giornalismo, per non darsi all’alcole. Ma l’articolo non l’ho letto, e quindi non mi pronuncio in merito. Bon nuit
AD
Elimina, diciamo che un buon settanta-ottanta parole le conosco, diciamo, e diciamo pure che per la fine dell’anno ho in programma di arrivare a cento. Tra queste però non c’è la parola “stuprare”. Che roba è? (comunque lei è fantastica, in tutto, ma specialmente quando non mette la maiuscola dopo il punto)
a.romano del s.u.b.
(nel 15 la firma è saltata)
Fantastica ma stronza. E anche bella purtroppo…
Chi, Elimina? Ma dai…
arsub
a riga’, nun s’allargamo.
Puntuale come l’afa (e con effetti simili) dopo Elimina arriva Battaglione
arsub
comprati un ventilatore, sbarbatello.
Elimina e Battaglione, o dell’inutilità della parola. Elimina e Battaglione, o dell’utilità della zappa.
arsub
(mo’ basta)