Archivi del giorno: settembre 21, 2007

Appello

Siamo angosciati per le sorti della letteratura e delle arti nel mondo. Pur riconoscendo infatti a Roberto Benigni doti artistiche ed umane di eccezionale levatura, pur riconoscendogli l’immortale merito di avere diretto e interpretato pietre miliari della cinematografia mondiale come Tu mi turbi; pur ricordando con riconoscenza che è stato autore di programmi televisivi di eccezionale qualità come Tele Vacca; pur apprezzando il valore incomparabile di componimenti musicali quali ad esempio l’Inno del corpo sciolto; pur ammettendo che negli ultimi tempi ha saputo persino finire nelle braccia di Clemente Mastella, ci rivolgiamo alla Fondazione Nobel di Stoccolma perché non prenda seriamente in nessuna considerazione la sua candidatura al prestigioso premio assegnato dalla Accademia Reale di Svezia, così come sembra che sia possibile in base a notizie di stampa.

Qualora ciò accadesse, continueremo sì a leggere la Divina Commedia a fumetti, ma ci asterremo dalla lettura di volumi rilegati in marocchino di oltre 200 pagine, bruceremo i libri di filosofia che non siano stati scritti dopo il 21 settembre 2007, e soprattutto leggeremo i libri del più grande scrittore svedese a noi noto, August Strindberg, esclusivamente in gabinetto.

Noi sottoscritti:

Massimo Adinolfi, Ernesto Forcellino, Domenico Lombardi, Vincenzo Pascale, Alfonso Romano, Lucio Sessa, Antonio Vecchione, Giorgio Veturo.

P.S. Coloro i quali volessero sottoscrivere il presente appello, possono farlo nei commenti. Il Re di Svezia ne sarà tempestivamente informato.

L'embrione è qualcosa o qualcuno?

Una versione appena più eleborata dell’articolo apparso su Il Mattino è uscita sul numero 1 della nuova rivista Schibboleth

Mettete dei fiori nei vostri cannoni

Domanda 1. il pianeta si sta sempre più militarizzando? Non affrettatevi a rispondere. Siccome siete sociologi, non metafisici, ponetevi il problema di quali parametri adottare per misurare il livello di militarizzazione del pianeta (per esempio rispetto a trenta, a cinquanta e a cent’anni fa), misurate e ditemi.

Domanda 2: Trovate che il bene più forte degli USA sia la potenza militare, e che sia ‘legge di natura’ che ciascun potere tenda a ridefinire i rappoorti con gli altri attori in relazione al bene più forte di cui è dotato? Non vi pare allora che debba da ciò necessariamente conseguire la militarizzazione del pianeta, vista la superiorità militare degli Stati Uniti? Se la risposta alla prima domanda non si combina con la risposta alla seconda domanda, avete la possibilità di:

ignorare i dati empirici; trovare che il bene più forte degli USA non sia solo la potenza militare; trovare che la tendenza naturale non sia così naturale come crede Zygmunt Bauman, e in generale dubitare molto di siffatte semplificazioni, per cui in America ci sono i bulli e in Europa le pupe.

(E l’Europa che deve fare? Siccome il suo bene più forte non è la potenza militare né quella industriale, deve mettere fiori nei cannoni e nelle ciminiere, deve rendere il mondo "più ospitale ai valori e ai modi che l’Europa, più di ogni altra parte del mondo, è predisposta ad offrire al mondo").