Non mi era mai accaduto, ma c’è sempre una prima volta. Saranno state le sette, sette e dieci di sera: non un orario impossibile. Eppure, è successo: mi sono addormentato al cinema. E quel che è peggio, mia figlia se ne è accorta, e ha urlato scandalizzata: Papà!!
Io sono sobbalzato, e rosso di vergogna ho ripreso a guardare con maggiore applicazione il film (qui il sito ufficiale)
(E come se non bastasse: 1. mio figlio mi ha chiesto quando andiamo a vedere il film dei gormiti, non importa che non l’abbiano ancora girato; 2. stasera ho visto in tv la mia prima (e unica) scena di Harry Potter, e non vuoi che debba assistere alla "spettacolare sequenza della partita a scacchi", cioè alla più grossolana, improbabile e grammaticalmente scorretta rappresentazione di una partita a scacchi che io ricordi? Ma è così pure nel libro?)
In difesa di Harry Potter: nel libro è meglio, in quanto, toccando al lettore immaginarsi la scena, l’improbabilità dell’andamento della partita mostrata nel film non sussiste e la metafora del “sacrificio del cavallo” può funzionare adeguatamente.
Meno male (il che non vuol dire che me lo leggerò). Trattasi comunque nel film non di improbabilità ma di impossibilità.
Mmmh, sì, può essere. Non ho speso troppe energie a controllare (e, peraltro, temo di non essere abbastanza buon scacchista per poter analizzare la cosa nel dettaglio).
Però, mi raccomando: quando saranno adolescenti, i libri falli leggere ai bimbi, fidati.