Archivi del giorno: gennaio 14, 2008

Consigli per gli acquisti

Sicome sono sicuro che avete già comprato Una passione senza misura, posso fare pubblicità a Il soggetto e il tempo, che è frutto del lavoro di tre dottori di ricerca cassinati, coordinati dal prof. F. Pellecchia. Io non c’entro per nulla. Però li conosco, e so che sono bravi.

Delle cose ultime

Papa Benedetto XVI parteciperà giovedì prossimo all’inaugurazione dell’anno accedemico dell’Università La Sapienza di Roma. Proteste di alcuni collettivi studenteschi e di 67 docenti dell’Ateneo, i quali non possono passare sopra la valutazione ratzingeriana del processo a Galilei (sulla stampa nazionale, non mi pare ci sia già l’intervista ad Odifreddi, per il momento c’è però Alberto Asor Rosa sul Corriere).  

Il Giornale, che se la prende con l’oscurantismo laicista dei 67 docenti, cita le parole dell’allora Cardinale Ratzinger, il quale metteva in fila Ernst Bloch, Paul Feyerabend e Carl Friedrich von Weizsaecker su Galilei – sulla relatività del moto, sulla debolezza delle prove a disposizione di Galileio, sulla linea che conduce la scienza moderna fino alla bomba atomica -, per mostrare quanto profondamente "il dubbio abbia attinto oggi la scienza e la tecnica". Il che è precisamente il punto: che la scienza e la tecnica si lasciano attingere dal dubbio molto più del Cardinale Bellarmino o dello stesso Cardinale Ratzinger. Senza dire che non pare proprio, dagli stralci riportati, che Ratzinger prenda le distanze dai giudizi riportati, mentre pare piuttosto che voglia mostrare quanto, al di là del processo, fossero giustificate le preoccupazioni della Chiesa: col risultato che, fossero anche giustificate, giustificatissime quelle preoccupazioni, si va appunto con passo leggero al di là del processo, il che non è precisamente un bel leggere.

Ciò detto, io non avrei chiesto al Rettore di non invitare il Papa. Gli avrei chiesto piuttosto, visto che s’è discusso di come tenere la cerimonia, di non dare per ultimo la parola al Papa. Gli avrei fatto fare il discorso, la lectio magistralis, qualunque cosa, ma per una volta non gli avrei dato la parola per ultimo. Lo so che il protocollo, col Papa e in queste circostanze, non prevede una cosa del genere. Ma appunto perciò lo avrei chiesto e mi sarebbe piaciuto.