Su Il Foglio il professor De Marco dedica una notevole analisi all’accostamento moratoria sull’aborto/moratoria della pena di morte comportato dall’iniziativa di Ferrara. Se la prende con le resistenze scandalizzate e risentite non dell’opinione più o meno liberal, radicaleggiante, veterofemminista e altre zozzerie nichiliste varie, ma con gente come Cacciari che dovrebbe conoscere e frequentare la grande cultura morale e giuridica occidentale.
Infatti: "La cultura morale e giuridica occidentale individuava certamente una simmetria o una ratio inversa nel’allineare aborto e pena di morte, ma in tutt’altra direzione". E cioè: questa grande cultura non ha mai messo in dubbio "la legittimità del dare secondo regole la morte al reo", da parte naturalmente non dell’individuo, ma del potere sovrano. Se qualcosa deve dunque venire in dubbio, e la legittimità di abortire. Ma il fatto è che abbiamo stravolto ogni cosa, e non abbiamo più i cosiddetti per dare la morte al reo, e perciò ce la prendiamo, per rivalsa, con l’innocente, a cui sappiamo dare la morte con facilità nel grembo della madre. E’ proprio il contrario di quel che s’ha da fare!
E hai voglia ad appoggiarti al diritto naturale. Il diritto naturale (altrimenti detto: la Norma) distingue tra pubblico e privato, indviduale e statale, e invece con questa moratoria sulla pena di morte, s’è prodotta un’indebita estensione del punto di vista soggettivo/individuale/liberale sull’ordinamento statuale, che ha offuscato la distinzione. E la distinzione offuscata significa anche che la donna, perbacco, decide lei, alla faccia della Norma. Come se, horribile dictu, diritto naturale significasse tout court diritti fondamentali degli individui.
Io credo che De Marco abbia ragione. Io credo che Ferrara, che sta preparando la lettera da inviare all’ONU, snervante forma burocratica del nichilismo giuridico internazionale, dovrebbe collegarsi un po’ meglio alla grande cultura morale e giuridica dell’Occidente, contrastare un po’ meglio il nichilismo, far presente la robusta ratio inversa, e proporre, insieme alla moratoria sull’aborto, l’urgente ripristino della pena di morte in tutta Europa.