Se nella giornata della vita, otto anni fa, qualcuno mi avesse chiesto di pensarci bene, prima di fare tre figli, considerando che un giorno li avrei dovuti portare alla sfilata dei carri per le vie di Baronissi credo che ci avrei pensata non una, non due, ma cento volte.
(C’erano sei carri, quello di Biancaneve, quello di Grease, quello del Cuoco gigante, quello di Paperone, e altri due che non ricordo; c’era Renata vestita da principessa che non si schiodava dall’amica, e voleva il cappotto, però poi non lo voleva, però poi lo rivoleva, c’era Enrico che s’è inchiodato al passeggino e voleva essere capicollato da qualche parte, e c’era Mauro, il più piccolo, completamente sbullonato, che bisognava inseguire tra i piedi della gente, senza perdere di vista gli altri due. I coriandolini, le stelle filanti, le zeppole e i palloncini. E tre palloncini quindici euro).
(Dico: quindici euro)