Per controbilanciare l’evidente laicismo del post precedente, vi segnalo anche la paginata di Scalfari sul peccato originale, in cui campeggia senza dimostrazione alcuna, ma in compenso con vasto affresco di parole, la tesi (in sé e per sé dall’antico lignaggio) che il peccato è la soggettività. O meglio: Scalfari crede di avere dimostrato la sua tesi con l’affermazione che l’uomo, a differenza dell’animale, è capace di pensare (e connesse variazioni sul tema), ma è davvero un peccato che non faccia quasi nulla per darcelo a credere.
Interessante è comunque leggere la conclusione, in cui, dopo avere spiegato che gli animali, purtroppo per loro, posseggono solo istinti primari e ripetitivi Scalfari "ripete ancora una volta" che il peccato originale è la soggettività. Lo ripete, appunto.