Io non la penso esattamente come Davide Rondoni, per il quale un film può fare male. Io penso che un film, come un libro o un quadro, deve far male (e anche bene, però). Far male (o bene) significa: se è un buon film, non se ne sta quieto nel recinto delle cose carine. Il che non significa che, siccome il recinto estetico non funziona, bisogna metter su un qualche altro genere di recinto, per esempio giuridico. E vietare.
(Ciò detto, né il film né il libro di Dan Brown sono un buon film o un buon libro, almeno a parer mio)
(Ciò detto due, non sto incitando alla violenza, non sto approvando tentativi di assassinio e non sto nemmeno augurandomi la caccia addosso a qualcuno, sia chiaro)
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Ame è piaciuto moltissimo il libro ( e comunque tutti i libri di Dan Brown, che si avvalgono di contributi ampiamente documentati) e mi è piaciuto anche il film. A volte credo che non vogliamo uscire da un certo snobismo! Laura Riccic
Ma tu hai mai sentito una conferenza di Davide Rondoni? No, perché sui film ti dò ragione, ma una conferenza di Davide Rondoni (per non parlare dei suoi editoriali)…
girolamo
E’ un aspetto del problema che non avevo considerato
prima di dire che tutti i film abbiano diritto ad esistere, vediti “alex l’ariete” , ma veditelo tutto !
per me l’equivoco di fondo dell’affaire Dan Brown è quello di considerare il libro come un saggio destruens piuttosto che come libro d’evasione. Un po’ come se si fosse sostenuto che Tomb Raider the Last Revelation, splendido gioco che contiene molti riferimenti storici e la esatta planimetria di molti siti archeologici, volesse dimostrare l’esistenza degli dei egizi…
(il film di Ron Howard non mi è dispiaciuto, proprio in quest’ottica disimpegnata. Ottime, tra l’altro, le musiche di Hans Zimmer)