Io: – Mauro, tu vuoi diventare grande? -.
Mauro: – Dopo -.
Io: – Dopo vuoi diventare grande? -.
Mauro: – No, piccolo -.
Io: – Ma tu sei già piccolo. Cosa vuoi diventare? –
Mauro: – Piccolo piccolo -.
(Mauro, credo al suo esordio sul blog)
Io: – Mauro, tu vuoi diventare grande? -.
Mauro: – Dopo -.
Io: – Dopo vuoi diventare grande? -.
Mauro: – No, piccolo -.
Io: – Ma tu sei già piccolo. Cosa vuoi diventare? –
Mauro: – Piccolo piccolo -.
(Mauro, credo al suo esordio sul blog)
"Di fatto sono quasi tutti ebrei gli operatori della finanza, compreso il Madoff e i capitalisti di cui sopra, e come è noto lo sono sempre stati anche quando le Borse e le Banche non esistevano, ed erano loro che prestavano soldi ad alto interesse ai poveri, piazzandosi con piccoli “banchetti” vicino ai mercati, mentre ai Re e Papi fornivano il denaro per le guerre e le conquiste in cambio di ipoteche su intere città. Gli Ebrei non amano ricordarlo, ma uno dei motivi che ha contribuito alla formazione dell’immagine negativa che li ha accompagnati lungo lo scorrere della storia è stato proprio il loro arricchirsi attraverso il commercio di denaro. […]
Perché ci si trova oggi a dover precisare l’identità ebraica dei manipolatori della finanza mondiale? Perché esiste appunto una “visione del mondo” che li guida, un progetto di vita sul quale si fondano i dogmi che tutti noi, non ebrei, siamo stati obbligati a condividere dalla fine della seconda guerra mondiale"
Dalla allucinante penna di Ida magli, quel punto di vista pluto-giudeo-ecc. sulla crisi, che ci mancava.
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E anche quest’anno, per il settimo anno consecutivo, a casa Adinolfi Babbo Natale ha superato la prova di realtà.
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Posso chiedere una moratoria universale per gli auguri via mail? Non che io non mi appresti a farli, ma quelli che non sopporto sono quelli stereotipati. Chi li manda, chi li manda all’undisclosed recipient, è consapevole che non sono in nulla diversi dai bigliettini da visita che il medico di famiglia (o più probabilmente la sua segretaria) usa, per ringraziare del panettone e delle bottiglie di spumante?
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Lo so che ci sono cose molto più importanti di cui se avessi tempo mi piacerebbe parlare, ma per non lasciarvi senza un post anche oggi, perlomeno vi dò una notizia. Sappiatelo: Francesco Pionati, ex portavoce UDC, ha fondato l’Alleanza di Centro, di cui è il segretario nazionale.
(La notizia è vecchia di un mese, ma solo oggi Pionati mi è venuto sugli scudi, a Salerno. E poi, non voglio che di questi tempi passi inosservato un chiaro segnale di rinnovamento della politica)
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Ho deciso di ascoltarmi tutti gli interventi alla direzione Nazionale del PD (non la relazione del Segretario: quella, semmai, dopo). Prima di farlo, scorro i nomi e penso: può darsi che ascoltando mi convinca che questa classe politica sia del tutto inadeguata. Ma se lo è, non mi pare proprio che lo sia per motivi generazionali o morali.
Scopro oggi che Marco Follini ha detto in Direzione che la questione generazionale non è il surrogato della questione morale, e soprattutto che la questione morale non è il surrogato della questione politica. E giuro che non avevo letto Cundari.
Enrico – Papà? –
Io: – Che c’è? –
Enrico – Lo sai che io da grande lavorerò in Calabria? –
Io – In Calabria? –
Enrico – Sì. Io e Umberto costruiremo palazzi vicino alla Calabria. Però Vincenzo no –
Io – Ma perché la Calabria? –
Enrico – Perché l’abbiamo deciso noi. A un certo punto noi abbiamo deciso di costruire una Calabria. Nessuno sa dove abbiamo nascosto la Calabria -.
Io – Ma chi ti ha detto che esiste la Calabria? -:
Enrico – I segreti tra amici non si dicono -.
Io (un po’ spazientito) – Ma perché proprio la Calabria? Si può sapere chi te l’ha nominata? -:
Enrico (dopo una pausa in ogni senso decisiva): – Dio -.
Per motivi tecnici indipendenti dalla mia volontà (e suppongo da tutte le volontà coinvolte nella faccenda) la puntata di Europa Occidente prevista per stasera è stata rinviata. Ci scusiamo con gli spettatori, con l’Europa e con l’Occidente.
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Charles Larmore a Europa, Occidente, questa sera alle 21.30. Di Larmore, celebre per essere stato tra quelli che han costretto Rawls a tornare sopra la propria teoria della giustizia, vi segnalo codesta conferenza sulle basi morali del liberalismo, che però è in inglese, e una lunga recensione al suo libro più importante tradotto in italiano, Pratiche dell’io
(Se volete una prima informazione sull’argomento, leggetevi questa pagina di Massimo De Carolis)
La Fondazione Italianieuropei e la Fondazione MezzogiornoEuropa organizzano, con il Patrocinio dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dell’Associazione Internazionale Ernesto De Martino, il convegno "L’impegno di De Martino tra politica e cultura". Il convegno si terrà a Napoli, Mercoledi 10 dicembre, presso l’Istituto Studi Filosofici (Via Monte di Dio 14, Palazzo Serra di Cassano). on il Patrocinio dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici L’impegno di De Martino tra politica e cultura Napoli, Mercoledi 10 dicembre Istituto Studi Filosofici
Ore 15,30 Il Mondo di Ernesto De Martino Presentazione dell’iniziativa Relazioni Marcello Massenzio, Cristianesimo e identità culturale dell’Occidente. La visione di Ernesto De Martino
Ore 16,30 Il Mezzogiorno di Ernesto De Martino Tavola Rotonda Modera Interventi Francesco Paolo Casavola Beppe Vacca Massimo D’Alema .bl {background: url(http://www.italianieuropei.net/components/com_magazine/layouts/images/bl.gif) 0 100% no-repeat #eeeeee; } |
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Quinta puntata di Europa Occidente, alle 21.30 su Red TV. Ospite Roberta De Monticelli (che parla tra l’altro di Oxford e Michael Dummett, di arte e disciplina della percezione, e della linea politica della Chiesa)
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